La PET/RM: una nuova macchina ibrida, principi tecnici.

Introduzione Lo sviluppo dei sistemi ibridi PET/RM incomincia alla fine degli anni ’90 e, negli ultimi anni, le nuove tecnologie che consentono l'integrazione di diverse modalità di imaging sono state progressivamente sviluppate e sono attualmente ben integrate nella routine clinica. Nel settore emergente delle nuove tecniche di imaging molecolare,la combinazione di immagini provenienti da diverse modalità di imaging è particolarmente rilevante, come nel caso della tomografia ad emissione di positroni e la tomografia computerizzata (PET/TC) ,sistema ormai largamente utilizzato nella pratica clinica. I più recenti progressi nell’imaging multimodale hanno portato alla realizzazione di una nuova macchina ibrida, in cui la PET è combinata con la risonanza magnetica per ottenere immagini di fusione il cui vantaggio principale consiste nell’ottenere quasi simultaneamente immagini funzionali (dalla PET) e morfologiche (dalla RM) ottenuti in un unico esame, consentendo la contemporanea acquisizione di dati sequenziali, una perfetta registrazione e la successiva fusione dei dati. I sistemi PET/RM offrono alcuni vantaggi rispetto alla PET/TC, tra cui una significativa riduzione della dose di radiazione al paziente, un eccellente contrasto dei tessuti molli, e la possibilità di imaging funzionale di qualità superiore. Inoltre, la combinazione di PET e RM è in grado di fornire molti vantaggi che vanno ben oltre la semplice integrazione funzionale della PET con le informazioni strutturali della RM, e potrebbe, pertanto, rappresentare la nuova era dell'imaging molecolare,nonché il futuro delle macchine ibride per l’Imaging Diagnostico. Questa nuova modalità, è attualmente uno dei più innovativi e discussi argomenti della nostra disciplina. In vista delle sue nuove prospettive, sembra particolarmente interessante fornire una panoramica dello “stato   4