Adolescenti e alcol: una revisione sistematica per valutare l'efficacia dei programmi di prevenzione primaria e secondaria
L’attuale contesto sociale favorisce il consumo voluttuario di sostanze alcoliche, influendo notevolmente sull'incidenza dell'alcolismo. Per questo motivo i danni correlati all'abuso di alcol rappresentano, oggi più che mai, un problema sociale di primaria importanza.
Gli ultimi dati Istat sul consumo di alcolici tra i teen-agers parlano chiaro: il 12,4% dei maschi e l’8,4% delle femmine under 17 mostrano comportamenti a rischio. Già a questa età, infatti, l’abuso di alcol risulta molto diffuso e raggiunge livelli superiori a quelli medi della popolazione, a causa soprattutto del fenomeno delle bevute compulsive, denominato ‘binge drinking’, che portano a ubriacarsi fino allo stordimento. Così, se storicamente l’alcolismo ha da sempre interessato in particolare il mondo degli adulti, oggi, ci si ritrova di fronte a una inversione di tendenza preoccupante, che certamente contribuirà a modificare il prototipo dell’etilista del futuro. Va inoltre sottolineato che l'uso di alcol è associato con le principali cause di morte tra gli adolescenti: incidenti automobilistici, omicidi, suicidi, e annegamento.
L’infermiere può, nell’ambito delle proprie competenze definite dal proprio profilo professionale (DM 739/94), attuare programmi di educazione sanitaria nelle scuole perché prevenire significa sopratutto rendere consapevole chi fa uso di alcol, sugli effetti e sulle sue conseguenze fisiche e sociali con il fine di prevenire e di arrestare certi comportamenti nocivi.
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Informazioni tesi
Autore: | Nadia Messina |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | UPO Università del Piemonte Orientale |
Facoltà: | Medicina Traslazionale |
Corso: | Infermieristica |
Relatore: | Fabrizio Faggiano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 47 |
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