Liberi consorzi di comuni. Una nuova prospettiva di governance dei territori in Sicilia. Ipotesi per l'area modicana
I liberi Consorzi di comuni, vanno intesi come una struttura di collegamento che non separa, ma tiene legati i governi locali, mantenendo i giusti rapporti con l’ente Regione. La riorganizzazione di tutto il territorio Regionale va fatta secondo un nuovo assetto modulare che vede nel libero consorzio di comuni, il modulo base da dove far partire il processo di aggregazione. Moduli base costituiti sulla base di studi antropico-naturali del territorio. Ragionando poi sulle diverse funzioni da attribuire, bisognerà distinguere tra funzioni di «regolazione» e funzioni di «prestazione», individuando un ambito ottimale per ogni servizio territoriale.
Soltanto così i nuovi consorzi possono realmente essere “liberi”, ed è quindi opportuno che queste forme consortili siano pensate in un ottica dove a seconda delle esigenze e del modello di sviluppo scelto, si instaurino rapporti di collaborazione e pianificazione integrata, all’interno del quadro di coerenze e invarianti stabilito a livello regionale. Una vera riforma della governance dei territori in Sicilia pertanto. deve prevedere la totale cancellazione di enti di area vasta statici, ad assetto fisso, peggio ancora con confini stabiliti dall’alto, e costruire dal basso un sistema “ad assetto variabile”. Un sistema questo, utile alle comunità per programmare responsabilmente il proprio futuro, che consente ad ogni comune di fare parte di più consorzi, autodeterminandosi, per scegliere con chi svolgere le proprie funzioni di programmazione o di erogazioni di servizi che non hanno, necessariamente, stessi perimetri ottimali.
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Iacono |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Fausto Carmelo Nigrelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 9 |
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