Bioadsorbimento di cadmio da soluzioni acquose mediante cellule di Saccharomyces cerevisiae immobilizzate su agarosio: studi cinetici, termodinamici e di desorbimento
Negli ultimi 3 secoli molti paesi, soprattutto dell'emisfero settentrionale, sono andati incontro a notevoli cambiamenti dovuti ad un esponenziale incremento delle attività industriali ed agricole. Al rapido incremento di queste attività, purtroppo, non è seguito un altrettanto rapido incremento dei controlli e della prevenzione dei danni causati dalle attività messe in atto. Per questo, nei paesi più industrializzati, si misurano oggi i più alti livelli di inquinamento ambientale. La maggior parte degli inquinanti prodotti dall'uomo, infatti, non sono smaltiti così velocemente come sarebbe auspicabile e finiscono con danneggiare l'aria, l'acqua e il suolo.
In questi anni, estrema importanza ha ricoperto la necessità di risolvere il problema relativo all'inquinamento da metalli pesanti che, a causa delle loro caratteristiche di persistenza, bioaccumulabilità e tossicità, possono comportare gravi rischi per la salute dell'organismo con cui entrano in contatto. I metodi tradizionali impiegati per far fronte all'inquinamento da metalli pesanti (ossidazione/riduzione chimica e precipitazione, scambio ionico, processi di elletrodeposizione, evaporazione, filtrazione, nanofiltrazione, osmosi inversa ed estrazione con solventi), oltre ad essere economicamente dispendiosi, presentano numerosi svantaggi, tra cui una rimozione incompleta dei metalli, bassa selettività, alti consumi energetici e di reagenti e produzione di sostanze di rifiuto difficili da smaltire. Per questo motivo, per rispondere all'esigenza di ricercare nuove tecniche che possano essere impiegate per la rimozione degli inquinanti dall'ambiente, verso la fine degli anni '80, è nata la bioremediation o biorisanamento, un insieme di nuove tecnologie per avviare o accelerare la degradazione e l'eliminazione di materiali inquinanti attraverso sistemi di purificazione di tipo biologico. Tra tali tecniche trova largo impiego il bioadsorbimento, rimozione di specie metalliche da una soluzione da parte di materiale di origine biologica come batteri, funghi, lieviti, alghe o prodotti cellulari come i polisaccaridi.
Questi bioadsorbenti hanno la capacità di sequestrare i metalli e possono essere impiegati per diminuire la loro concentrazione nelle soluzioni da livelli di ppm a livelli di ppb.
In particolare, in questo lavoro di tesi sperimentale, è stata indagata la possibilità di utilizzare cellule di Saccharomyces cerevisiae del ceppo BY4742 per la detossificazione delle acque da metalli pesanti. Dopo aver condotto degli studi preliminari volti a verificare se tali cellule, sia vive che morte, fossero in grado di adsorbire ioni cadmio da una soluzione acquosa, è stata testata la loro capacità di conservare le proprietà bioadsorbenti, anche a seguito di una immobilizzazione su agarosio. Sono stati, inoltre, condotti degli esperimenti per esaminare l'influenza, sul bioadsorbimento, di parametri come il pH, la temperatura, la immobilizzata.
I risultati ottenuti dimostrano che la capacità cellulare di uptake per il cadmio aumenta all'aumentare della temperatura in un range tra 8 e 28°C, all'aumentare del pH in un intervallo compreso tra 3,0 e 8,5 e della concentrazione iniziale dello ione metallico e diminuisce con l'incremento della quantità di biomassa utilizzata.
È stato, infine, osservato che a seguito di cicli di adsorbimento-desorbimento, le cellule non subiscono una diminuzione nella loro capacità di uptake. Questo risultato è molto importante perché evidenzia la possibilità di riutilizzare il bioadsorbente, considerando soprattutto che fino ad ora in molti lavori presenti in letteratura è stata osservata una diminuzione dell'assorbimento dei metalli da parte del materiale biologico già a partire dal secondo ciclo di incubazione.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Federica Lorenzo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | CLASSE 8/S |
Relatore: | Loredana Capobianco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 113 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi