Il Web Semantico e le sue Metodologie per la gestione di risorse multimediali per lo spettacolo
La realtà della società attuale prevede meccaniche per la gestione e la mediazione delle informazioni prima inimmaginabili. Spazi come quello del Web 2.0 , conosciuto anche come Web Semantico, si propongono di creare veri e propri mondi dove i canali per attingere all'informazione sono le arterie dei mondi stessi, dove sia possibile raccogliere ed arricchire, ricercare e organizzare tutto lo scibile. Attraverso un percorso che illustra l'evoluzione delle tecnologie in questo senso e la ricerca sul campo a dimostrazione del fatto che siano ancora sottovalutate o del tutto sconosciute, questo elaborato propone diverse metodologie di gestione delle risorse multimediali in riferimento specifico allo spettacolo, ed esempi pratici che ne sottolineano l'efficacia rispetto a quelli usualmente avvalorati come più funzionali. Nel primo capitolo viene ripercorsa la storia dell’evoluzione legislativa che tutela e amministra i beni culturali, entro cui rientrano le risorse di spettacolo, e la loro archiviazione. Il sentiero giuridico nel nostro Paese ha condotto alla creazione di un organo che sovrintendesse e standardizzasse le catalogazioni, nominato Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Importante è definire cosa sia una fondazione, cosa sia un fondo e cosa sia l’archivio di fondi di una fondazione; a questo proposito diventa rilevante il concetto di documento, ampiamente esposto, come quello di archivio stesso con annesse trasformazioni volute dall’abuso della parola in sé ed il suo usufrutto contemporaneo. Stabilite le chiavi del capitolo, il terzo paragrafo in esso contenuto spiega come l’archivio, nell’era digitale, diventi appunto una serie di bit piuttosto che un supporto cartaceo : dalle maniere di input, tramite le quali è possibile riportare il dato fisico nel contesto virtuale del computer, alle maniere di tutela dei documenti digitali, fino alla creazione di appositi standard per la gestione di questi documenti. Si è dato ampio spazio all’ICCD ed ai suoi sforzi – nonché alle sue tesi – per costruire un sistema unico nazionale di catalogazione dei documenti anche in ambito elettronico; i software sfruttati dall’Istituto (DESC, Apollo, Mercurio, TDF e T3) sono esplicati in maniera sufficiente, con tanto di architettura di gestione dati adottata. Nel secondo capitolo vengono introdotti i metadati, cui si è accennato nel paragrafo secondo del capitolo primo : “La natura dell’Archivio, il Catalogo e la Catalogazione”. Una panoramica sul linguaggio di markup XML, al cui schema si ispirano moltissimi ed elastici linguaggi web contemporanei e sul quale si basa il progetto finale nonché l’alternativa alle basi dati relazionali, è necessaria. Nove set di metadati sono affrontati nel particolare, paragrafo per paragrafo, in questo capitolo; da quelli nati esclusivamente in ambito bibliotecario per l’interscambio di schede librarie ad altri sorti per la gestione di oggetti multimediali, come audio e video. Altri ancora per le sole immagini, oppure per la gestione di risorse di natura varia con uguale efficacia. Il Web Semantico e i LOD – Linked Open Data – sono l’argomento cardine del capitolo tre; questo capitolo illustra cosa effettivamente è cambiato in termini di tecnologia con l’introduzione di questo nuovo modo di guardare al managing dell’informazione : tessere una rete nella quale la connessione e lo scambio di risorse si nutre dei dati contenuti nei dati, arricchendoli singolarmente e in maniera automatica, rafforzando le tecniche di Information Retrieval – di recupero informazioni - Linked Data definisce la volontà di creare inferenze tra le singole parti che costituiscono un documento. Open, perché lo scambio di informazioni possa avvenire liberamente, accessibilmente a tutti così che siano, i dati, navigabili ed aggregabili da qualunque internauta. L’Open Data, infine, è la filosofia a supporto di questa tecnologia, ossia la volontà di liberalizzare i dati in maniera assoluta. Questo implica la loro manipolazione, ovviamente, da parte di tutti. Vengono introdotti SKOS, RDF, OWL e SPARQL. Il quarto capitolo segna il raggiungimento dell’obiettivo: marcare la differenza tra database di tipo relazionale e database con strutture più aperte. Facendo sempre riferimento ai dati raccolti dal primo al terzo capitolo, in quest’ultimo e quarto illustro i risultati della mia indagine sul campo, partendo dalla semplice navigazione in siti internet di fondazioni di spettacolo con basi dati consultabili online fino alla visita alla Biblioteca del Burcardo ed agli studi del canale regionale napoletano Julie TV. Il mainstream multimediale del web 2.0 trova forma in sistemi al pari di Youtube, dove lo sharing è all’ordine del giorno ed alimenta la stessa struttura che ospita i contenuti da vedere ed ascoltare. L’elaborato termina con la tecnica di realizzazione del progetto, un piccolo sito web che utilizza sia my_sql sia XML per l’immagazzinamento e la gestione dei dati.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Monica Mancusi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo |
Relatore: | Francesco Colace |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 166 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Gestione della conoscenza: interoperabilità sintattica e semantica delle applicazioni
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi