Carmine Crocco, luoghi e suggestioni della rivolta del Sud
A distanza di 150 anni dall'Unità d'Italia, tutti conoscono i grandi protagonisti del nostro Risorgimento come Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele II nonché le principali vicende storico-politiche che hanno portato all'unicazione della penisola; ma ancora oggi, gli avvenimenti legati brigantaggio postunitario
sembrano appartenere a una storia minore, non in grado di modicare giudizi storiografici ormai ampiamente consolidati. La verità è che il fenomeno del brigantaggio postunitario, nonostante la sua ormai riconosciuta rilevanza storica, non ha mai avuto una considerazione appropriata.
E' stato, invece, un evento fondamentale che ha coinvolto per una decina d'anni gran parte del Meridione ed è stato stroncato solo da un intervento militare che ha richiesto l'impiego di oltre 100 000 soldati e la militarizzazione del sud d'Italia.
Trascurato dalla storiografia e connato in una cultura "minore", revisionista, il brigantaggio ha lasciato una serie di ricordi e memorie che fra le genti del Sud, in particolare in Basilicata, non si è ancora spenta.
Raccontare quella vicenda signica perciò riaprire molti nodi irrisolti della storia italiana. Purtroppo ancora oggi, risulta molto difficile trattare un argomento così scottante, senza scalfire il mito del Risorgimento italiano, ma svelare le contraddizioni insite nel processo di unificazione significherebbe, oltre che dare più
solide fondamenta all'unità nazionale, anche comprendere alla base quelli che sono i problemi tutt'ora esistenti nel Mezzogiorno d'Italia. Parlare del brigantaggio postunitario, vuol dire innanzitutto far conoscere la storia e la cultura della Basilicata, regione che ne è stata l'epicentro, nella quale sia il mito del brigantaggio sia il ricordo del suo più famoso esponente Carmine Crocco, è ancora oggi più forte della censura ideologica e della storia stessa; ma l'antica Lucania è anche una terra di boschi, di aree impervie, di borghi antichi, di rocche e di castelli nella quale fioriscono ancora oggi leggende e poesia.
Mediante il mio elaborato, ho l'ambizione sia di riproporre una parte ancora oggi scottante della storia italiana, sia di offrire al viaggiatore o anche al semplice curioso, vari percorsi turistico-culturali che guidino alla scoperta di una realtà italiana purtroppo ancora sconosciuta ai molti, nella quale fortissimo è il legame esistente tra territorio, storia e cultura.
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Informazioni tesi
Autore: | Manuel Maiese |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze del turismo |
Relatore: | Gianpaolo Romanato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 64 |
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