Il sequestro di persona

La tesi analizza in modo molto approfondito la fattispecie base di sequestro di persona ex art. 605 c.p., affrontando ogni suo aspetto (bene giuridico tutelato, elemento oggettivo, elemento soggettivo, rapporti con altre fattispecie, scriminanti e circostanze aggravanti/attenuanti).
In particolare, viene analizzato il concetto di “libertà personale”, di cui in dottrina sono state fornite due diverse letture (come “libertà di locomozione” e come “libertà da misure coercitive”). In seguito, viene affrontato, nello specifico, il percorso giurisprudenziale e dottrinale che scaturisce dall’adesione all’una o all’altra lettura, con particolare riferimento alla configurabilità degli infanti (e degli altri soggetti privi di una autonoma capacità di locomozione) come soggetti passivi del reato in esame.
Ci si sofferma, successivamente, sulla diatriba riguardante l’individuazione dei due momenti, perfezionativo e consumativo, nel reato permanente, cercando di fornire un quadro completo delle divergenti posizioni in dottrina, con tutte le conseguenze che scaturiscono dalla presenza della c.d “fase permanente” (in particolare riguardo al concorso di persone nel reato ex art. 110 c.p.).
Vengono in seguito analizzate nel dettaglio le scriminanti di cui agli artt. 50 e 51 c.p., con particolare attenzione rivolta ai casi “Mamma Ebe” e “Muccioli”(quest’ultimo, in particolare, trattato in maniera molto ampia).
Infine, si analizzano le circostanze aggravanti ed attenuanti, con particolare attenzione rivolta alla legge n. 94 del 15 luglio 2009.