Economia dei cambiamenti climatici e vulnerabilità nei paesi in via di sviluppo
La disciplina nota come economia dei cambiamenti climatici si divide in due sotto-discipline: l'economia della mitigazione e l'economia dell'adattamento. L’economia del cambiamento climatico è modellata dalla scienza; è questa che detta la struttura dell’analisi economica e quindi delle politiche. Pertanto, prima di addentrarmi nell'analisi della mitigazione e dell'adattamento, dedicherò un primo capitolo di introduzione allo stato attuale della conoscenza scientifica sul fenomeno dei cambiamenti climatici, che trova fondamento nei rapporti del già menzionato IPCC.
Nel secondo capitolo esporrò le nozioni di base dell'economia della mitigazione. Le emissioni di anidride carbonica sono un'esternalità negativa e le strategie di mitigazione rappresentano proprio quei “correttivi” necessari per fronteggiare ciò che l'economista inglese Nicholas Stern ha definito il “più grande fallimento del mercato mai verificatosi”. L'atmosfera è un bene comune, e in particolare rientra nella categoria dei global commons. Il problema dei cambiameni climatici può essere quindi anche analizzato nell'ottica del governo dei beni collettivi.
Il terzo capitolo approfondirà invece gli impatti dei cambiamenti climatici, e quindi i concetti di vulnerabilità e adattamento. Mentre i paesi sviluppati sono i maggiori responsabili delle attuali concentrazioni di gas serra, i paesi in via di sviluppo e meno sviluppati subiranno (e alcuni già subiscono) i maggiori impatti dei cambiamenti climatici a causa della loro maggiore vulnerabilità. Vulnerabilità non solo geografica, ma anche economica, dovuta ai bassi redditi, alla minore diversificazione dell'economia, e quindi alla maggiore dipendenza da settori particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici, come il settore agricolo e il turismo. Ma la vulnerabilità è anche funzione della loro capacità di adattamento, la quale a sua volta dipende fortemente dal livello di sviluppo economico. Mi soffermerò infine su quella che definisco la forma più estrema di adattamento dell'uomo ai mutamenti climatici e ambientali: le migrazioni verso luoghi in cui le condizioni sono migliori.
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Informazioni tesi
Autore: | Massimo Ingegno |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace |
Relatore: | Patrizia Romei |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 101 |
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