La scrittura nel servizio sociale: l'applicazione del diario narrativo come strumento per riflettere sulla professione
Il tema proposto dalla mia tesi consiste in un’analisi della scrittura nel servizio sociale e dell’utilizzo dello strumento del diario narrativo come momento di riflessione sulla professione.
Per poter giungere all’argomento centrale della tesi è stato opportuno soffermarsi sul concetto di pensiero riflessivo, il quale viene ampiamente trattato in letteratura dal suo principale esponente John Dewey. Egli lo definisce come quel tipo di pensiero che consiste nel ripiegarsi mentalmente su un soggetto rivolgendo ad esso una continuata e seria considerazione. Il pensiero riflessivo implica un’azione che continua nel tempo, in modo che da essa ne derivi una sequenza ordinata di idee tale per cui ciascuna di esse trovi il proprio risultato nella successiva e a sua volta diventi risultato per le idee che la precedono. Questo meccanismo conduce a ciò che Dewey chiama suggestione: ogni situazione che noi sperimentiamo ne suggerisce un’altra e questa a sua volta ne suggerisce un’altra ancora e così via. Le suggestioni nascono dall’esperienza passata e dall’accumulo di saperi che ogni individuo possiede. Ecco perché diventa importante analizzare il concetto di esperienza: capire cosa essa sia e quale sia la sua importanza nella professione dell’assistente sociale risulta essere fondamentale per poter giungere al tema della scrittura. Di supporto all’analisi sull’esperienza fondamentali sono stati i testi di Luigina Mortari, i quali hanno permesso di ricavare importanti informazioni per la stesura del capitolo. Per quanto riguarda il tema della scrittura, l’analisi si concentra sull’importanza della stessa nella teoria e nella pratica del servizio sociale e dove è possibile ritrovarla (documenti, relazioni e così via), soffermandosi ancora sul valore dell’esperienza: infatti, raccontare significa mettere ordine nell’esperienza, significa ricordare, e ricordare è un atto fondamentale del pensiero; la narrazione consente di ricostruire l’esperienza vissuta, rendendo più semplice la comprensione di ciò che è accaduto. Chiedere agli operatori di raccontare la propria esperienza significa rendere visibile il sapere che proviene dalla stessa, il quale molto spesso tende a rimanere tacito determinando una perdita per la comunità dei pratici. Analizzata l’importanza della scrittura nel mondo della pratica si può osservare come lo strumento del diario narrativo diventi utile per il soggetto che vuole apprendere dalla propria esperienza. Grazie al diario narrativo l’operatore riesce a tenere a mente il percorso compiuto, connettendone le fasi che lo compongono, riuscendo così a fissare i risultati acquisiti per la propria crescita personale e professionale. Dopo aver analizzato cos’è un diario narrativo ho voluto sperimentare io stessa la validità dello strumento proponendo a cinque studenti del Corso di Laurea in Servizio Sociale e a cinque assistenti sociali operanti attualmente presso il Comune di Biella una traccia che permettesse di farli riflettere sulla propria esperienza di studenti e professionisti.. Le due tracce, tratte dal libro di Antonietti e Rota ‘Raccontare l’apprendimento’, sono composte da una parte iniziale che i soggetti devono seguire e da uno spazio riservato alla descrizione libera delle loro esperienze: per ogni diario sono stati individuati due momenti: prima dell’inizio delle lezioni e dopo la fine delle lezioni per gli studenti e prima dell’inizio della carriera lavorativa e la condizione lavorativa attuale per gli assistenti sociali. La finalità del lavoro consiste nell’individuare aspettative, vissuti ed emozioni dei soggetti ai quali è stato proposto il progetto.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Monica Monsini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze del servizio sociale |
Relatore: | Vincenzo Alastra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Le misure cautelari minorili e il ruolo di Servizio Sociale
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi