Skip to content

Loss Distribution Approach e stima del capital at risk nell'analisi dei rischi operativi:il caso di PensPlan Invest SGR.

I rischi operativi hanno sempre caratterizzato l’operatività e la gestione di aziende ed istituzioni non solo di tipo finanziario. Nonostante ci sia sempre stata la percezione che tale tipologia di rischio incidesse in maniera rilevante nelle perdite aziendali, solamente negli ultimi anni si è iniziato a definire i rischi operativi come qualcosa di identificabile, misurabile e trattabile al fine di avere una corretta gestione e percezione del rischio complessivo. Si sta assistendo ad una continua evoluzione delle strutture organizzative e dell’articolazione operativa connessa alla crescita dimensionale, allo sviluppo di nuovi business e all’affermazione di nuove tecnologie che caratterizzano le aziende finanziarie. Parallelamente a tale percorso evolutivo, si stanno sviluppando anche le tipologie e le caratteristiche dei rischi operativi e sta aumentando la loro incidenza sulle perdite di tali enti.
Tali ragioni hanno spinto il risk management delle aziende finanziarie e gli organi di vigilanza a porre sempre maggiore attenzione a questa categoria di rischio.
La definizione di un approccio adeguato per la gestione e la quantificazione dei rischi operativi è considerata una vera e propria sfida. Ciò a causa delle difficoltà che si riscontrano prima di tutto nelle attività di individuazione delle perdite che sono riconducibili a questa categoria di rischio e delle sue fonti. La causa di tali difficoltà è da ricercare in due caratteristiche fondamentali delle perdite operative:
• La frequenza elevata e la dimensione media ridotta. È infatti raro riscontrare perdite di dimensioni rilevanti che sarebbero più semplici da rilevare ;
• Esse sono intrinseche nelle attività e nei processi di business e facilmente confondibili con l’attività caratteristica di certe business lines.
Un’altra caratteristica importante del rischio operativo è la sua natura endogena rispetto all’impresa, a differenza dei rischi di mercato e di credito. Esso dipende infatti dalla struttura e dell’efficacia dei sistemi e dei controlli interni alla società. Ciò implica che la prima linea di difesa da tali rischi sia quindi una verifica delle procedure, dei sistemi e delle strutture organizzative interne all’azienda e l’uso dei dati di perdita operativa per individuare eventuali modifiche che possano prevenire potenziali eventi negativi futuri.
Una seconda linea di difesa contro i rischi operativi è il calcolo di adeguati requisiti patrimoniali per assorbire tali perdite e far in modo che non venga così compromessa la continuità dell’operatività aziendale. Anche per tali operazioni gli approcci proposti da vari autori e dalle autorità creditizie sono diversi da quelli solitamente usati per i rischi di mercato e di credito.
Il recente interesse per questa tipologia di rischio, unito alla complessità delle operazioni di identificazione e gestione dei rischi operativi e delle relative perdite, ha spinto anche le autorità di vigilanza creditizia a porre maggiore attenzione sull’argomento. Infatti, il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (BCBS) è intervenuto in tal senso inserendo nell’Accordo di Basilea 2 e in documenti seguenti, indicazioni stringenti circa i metodi di gestione dei rischi operativi applicabili al settore bancario. Nonostante il presente lavoro tratti il caso di una Società di Gestione del Risparmio, che quindi non è soggetta a tale disciplina, l’analisi approfondita di questa tipologia di rischio da parte del Comitato di Basilea è sicuramente utile per fornire indicazioni circa le caratteristiche e il procedimento attuabile anche da altri tipi di istituzioni finanziarie.
Come per le banche ed altri enti finanziari, anche per le Società di Gestione del Risparmio, la sana e prudente gestione non può prescindere da una adeguata conoscenza e management di tutte le categorie di rischio, comprendendo quindi anche il rischio operativo. Tuttavia, l’interesse del settore della gestione collettiva del risparmio per tale tipologia di perdite è molto. È importante comunque sottolineare come si stia diffondendo anche in questo settore la predisposizione ad attuare tali sistemi di gestione, anche con l’aiuto dell’associazione di categoria.
La mancanza di indicazioni precise e rigorose circa la metodologia da usare per identificare, misurare e controllare le perdite derivanti dai rischi operativi, lascia le Società di Gestione del Risparmio libere di adottare un sistema modellato sulle esigenze e caratteristiche delle singole aziende. Tale libertà riguarda anche la scelta dell’approccio di misurazione delle perdite e stima del capitale da accantonare a riserva per questa tipologia di rischi.
L’approccio solitamente consigliato per la stima del Capital at Risk relativo ai rischi operativi è il Loss Distribution Approach (LDA). Tale metodo di stima è considerato anche dal Comitato di Basilea sufficientemente preciso ed adeguato, infatti ad esso fa riferimento quando tratta dell’Advanced Mesaurement Approach.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 Introduzione I rischi operativi hanno sempre caratterizzato l’operatività e la gestione di aziende ed istituzioni non solo di tipo finanziario. Nonostante ci sia sempre stata la percezione che tale tipologia di rischio incidesse in maniera rilevante nelle perdite aziendali, solamente negli ultimi anni si è iniziato a definire i rischi operativi come qualcosa di identificabile, misurabile e trattabile al fine di avere una corretta gestione e percezione del rischio complessivo (Panjer, 2006). Si sta assistendo ad una continua evoluzione delle strutture organizzative e dell’articolazione operativa connessa alla crescita dimensionale, allo sviluppo di nuovi business e all’affermazione di nuove tecnologie che caratterizzano le aziende finanziarie. Parallelamente a tale percorso evolutivo, si stanno sviluppando anche le tipologie e le caratteristiche dei rischi operativi e sta aumentando la loro incidenza sulle perdite di tali enti. Tali ragioni hanno spinto il risk management delle aziende finanziarie e gli organi di vigilanza a porre sempre maggiore attenzione a questa categoria di rischio. La definizione di un approccio adeguato per la gestione e la quantificazione dei rischi operativi è considerata una vera e propria sfida. Ciò a causa delle difficoltà che si riscontrano prima di tutto nelle attività di individuazione delle perdite che sono riconducibili a questa categoria di rischio e delle sue fonti. La causa di tali difficoltà è da ricercare in due caratteristiche fondamentali delle perdite operative: • La frequenza elevata e la dimensione media ridotta. ¨ infatti raro riscontrare perdite di dimensioni rilevanti che sarebbero piø semplici da rilevare 1 ; • Esse sono intrinseche nelle attività e nei processi di business e facilmente confondibili con l’attività caratteristica di certe business lines. Un’altra caratteristica importante del rischio operativo è la sua natura endogena rispetto all’impresa, a differenza dei rischi di mercato e di credito. Esso dipende infatti dalla 1 Ciò comunque non sottintende che le perdite di dimensione elevata siano irrilevanti in numero o nell’impatto totale sulla gestione aziendale.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Luca Marsura
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Economia
  Corso: Finanza
  Relatore: Marco Bee
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 144

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

risk management
rischi operativi
operational risks
loss distribution approach
capital at risk

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi