Il Cronista e la Megalopoli: El Género Monsiváis
Negli ultimi anni, il giornalismo nazionale e internazionale ha subito una forte trasformazione. E’ cambiata la società, sono cambiati gli interessi, sono aumentati i media, le nuove tecnologie e la loro influenza nella vita di tutti i giorni. Così, l’informazione ha sentito il bisogno di trovare una nuova definizione di se stessa e di entrare a far parte di questa società mutevole. Lo ha fatto modificando anch’essa i suoi obiettivi ma, soprattutto, evolvendo i suoi codici di comunicazione. Quando la preghiera mattutina dell’uomo diventa una pagina web, un programma televisivo o radiofonico, il giornalista deve, necessariamente, cercare un modo nuovo, non tanto per dire cose nuove, come asseriva Virginia Woolf agli albori del XX secolo, ma per dire le stesse cose.
Questo fenomeno di mutazione è conosciuto, a livello internazionale, come New journalism. Seguendo l’esempio di Tom Wolfe, pioniere del nuovo modo di pensare e fare giornalismo, il New Journalism si è sviluppato in molti altri paesi, arricchendosi, tuttavia, delle caratteristiche delle varie realtà storico-sociali.
In questa sede, si tratterà dell’evoluzione del giornalismo e della cronaca messicana del XX secolo, attraverso l’analisi approfondita di tre opere fondamentali di Carlos Monsiváis : Escenas de pudor y liviandad, Entrada libre: crónicas de la sociedad que se organiza e El Estado laico y sus Malquerientes.
Monsiváis è uno dei più autorevoli e riconosciuti intellettuali di Città del Messico. La sua ampissima cultura, la sua curiosità universale, la sua scrittura mordace e la sua capacità di sintesi gli hanno permesso di penetrare gli aspetti fondamentali della vita culturale e politica messicana del passato e del presente.
Le sue opere costituiscono un vero e proprio bagaglio culturale per il Messico contemporaneo. Inoltre, il suo stile nuovo e peculiare fa sì che si tratti di un genere innovativo, tanto da essere stato considerato più volte “il genere Monsiváis”. Un genere che si muove a cavallo tra cronaca, saggio e letteratura.
Da un punto di vista strutturale, il presente lavoro si divide essenzialmente in due parti. La prima parte comprende i capitoli 1 e 2. Il capitolo 1 è un avvicinamento teorico allo studio delle caratteristiche del giornalismo contemporaneo, nonché del New journalism americano, inserendolo nel contesto in cui è nato e mostrandone le peculiarità stilistiche.
Il capitolo 2, invece, tratta dello sviluppo del nuovo genere giornalistico nel Messico del XX secolo. Il New journalism messicano si arricchisce del proprio bagaglio culturale e della sua tradizione letteraria, tanto che, come vedremo, risulta più corretto parlare di nuova cronaca. Dopo un excursus sullo sviluppo del genere giornalistico e cronachistico dalle origini ai nostri giorni, si procede ad uno studio approfondito delle scelte stilistiche di Carlos Monsiváis.
La seconda parte comprende i capitoli 3, 4 e 5. È una trattazione di carattere tematico ed esamina le tre opere di Monsiváis a cui abbiamo accennato precedentemente: Escenas de pudor y liviandad nel capitolo 3, Entrada libre: crónicas de la sociedad que se organiza, nel capitolo 4 e El Estado laico y sus Malquerientes nel capitolo 5.
Saranno analizzati, di volta in volta, i temi fondamentali delle sue opere: la vita nella capitale, l’influenza dei modelli cinematografici e televisivi sulla società, la nascita del concetto di popular, la condizione della donna e del pensiero maschile nel Messico contemporaneo, la società di massa, il cammino lento, insidioso, pieno di ostacoli dello Stato laico, fino alla presa di coscienza sociale da parte dei cittadini di essere parte di una nazione. Di poter essere uniti, forti e capaci di organizzarsi da soli in mezzo alle difficoltà causate dalle catastrofi che hanno colpito Città del Messico.
Tutto ciò, sullo sfondo di un nuovo modo di concepire la cronaca e il giornalismo, del bisogno di evolvere i canoni di comunicazione esattamente come si evolve la società. Cambiare i canoni di scrittura non per mero interesse personale, ma semplicemente per il bisogno intrinseco di ogni artista di trovare nuove forme d’espressione in una società altrettanto nuova, di cui anch’egli fa parte.
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Alicino |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature moderne euroamericane |
Relatore: | Giovanni Gentile G. Marchetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 207 |
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