La responsabilità penale degli sport violenti

3 1 - Introduzione Come in ogni ambito relativo alle relazioni tra persone, anche nello sport c’è la possibilità che si verifichino eventi che possono avere rilevanza per l’ordinamento giuridico statale sotto il profilo del diritto penale. Perché è necessario specificare che si tratta di ordinamento giuridico statale? Perché deve essere subito puntualizzato che esistono due ordinamenti distinti per i quali i fatti inerenti il mondo dello sport hanno, o potrebbero avere, rilevanza: l’ordinamento sportivo e il precedentemente citato ordinamento giuridico statale. Quest’ultimo potrebbe essere brevemente definito come l’insieme di norme volute da un’organizzazione sociale al fine di regolamentare, e all’occorrenza sanzionare, i rapporti intercorrenti tra i suoi membri; del primo sarà invece il caso di dare qualche informazione più dettagliata e specifica. 1.1 - L’ordinamento sportivo e la sua autonomia L’ordinamento sportivo italiano nasce nel 1907 sotto il nome di “Comitato Nazionale Olimpico” (C.N.O.), in veste puramente occasionale (era composto da amatori) e non ufficiale, con il compito di riunirsi ogni quattro anni per preparare e supportare la rappresentativa italiana alle Olimpiadi. Venne ufficialmente riconosciuto dal C.I.O. l’anno seguente, nel 1908. Al tempo non aveva una struttura come quella odierna, una federazione di federazioni, ma svolgeva comunque il compito, basilare, di promuovere il movimento olimpico ed i relativi principi all’interno del nostro paese. Il nome che conosciamo ora, C.O.N.I., arriva qualche anno più tardi, nel 1914, quando un parlamentare riunì le rappresentative dei vari sport allora praticati proprio al fine di formare un comitato stabile e non occasionale come quello che fino ad allora era esistito; la trasformazione in federazione delle federazioni sportive italiane è, invece, del 1919. Nel 1927 venne poi deciso di accorpare tutte le federazioni presenti al giovane C.O.N.I. La vera svolta avvenne con la legge 426 del 16 febbraio 1942. Quest’ultima riconobbe il C.O.N.I. ed attribuì ad ecco la personalità giuridica. Sempre in quell’occasione vennero attribuiti al C.O.N.I. una struttura propria e definiti i compiti che doveva svolgere mediante il rinvio ad un regolamento (che però