Gli interessi protetti dalla responsabilità civile, lineamenti di una comparazione fra Italia e Spagna
Nel diritto spagnolo, il quadro generale in tema di responsabilità civile è proposto dall’art.1902 codigo civil, il quale dispone che: “colui il quale, per azione od omissione, causa danno ad un altro, se si è in presenza di negligenza o colpa, è obbligato a riparare il danno”.
Nella formulazione di questa disposizione possono scorgersi le ricadute della generale influenza esercitata, nel corso del XIX secolo, sulla dottrina spagnola dalla dottrina francese e dal code Napoleon. Ciò si evince chiaramente dalla fisionomia del codigo civil, francesizzante sia per la struttura, sia per i contenuti.
Sul piano che qui rileva, ossia quello della responsabilità civile, basti notare come la lettera dell’art. 1902 ricalchi pressoché letteralmente quella dell’art. 1382 del Code Napoléon, difatti, in base all’art. 1902, si propone un sistema che corrisponde al principio del neminem laedere, simile a quello francese.
Tuttavia in sede di giudizio, è lasciato all’organo giudicante ampia discrezionalità nella ponderazione degli interessi in gioco. La disciplina in esame è solo minimamente regolata dal codice civile, ed è piuttosto lasciato molto spazio al ruolo della giurisprudenza del Tribunal Supremo.
E’ proprio con riferimento al diritto applicato che può apprezzarsi, nel corso del XX secolo, il grande influsso esercitato dalla dottrina tedesca e, sulla scorta di quest’ultima, di quella italiana, sul sistema spagnolo. All’inizio di questo periodo, la formula ampia dell’art. 1902 c.c. veniva intesa, sulla falsariga del modello tedesco, come attivabile esclusivamente a fronte della lesione di particolari interessi, riconducibili sostanzialmente ai diritti soggettivi assoluti.
E’ solo gradualmente che la dottrina e la giurisprudenza spagnole, seguendo un percorso analogo, ma molto più celere, a quello battuto dai medesimi formanti in Italia, si sono affrancate dalla necessità del riscontro della lesione di un diritto soggettivo assoluto, ai fini della concessione del risarcimento.
Si può così dire, oggi, che i giudici spagnoli attenuano in vero il principio del neminem laedere, senza filtrare le domande risarcitorie in base alla natura non assoluta dell’interesse leso. Ciò non esclude ovviamente che vi siano tuttora molti tipi di danno giudicati irreparabili; ma quando è posto di fronte a tali danni, il giudice spagnolo non argomenta più il rigetto in virtù della natura dell’interesse colpito, e preferisce riferirsi all’assenza di uno degli altri elementi menzionati dall’art. 1902, primariamente del nesso di causalità.
Si è così ristabilita l’originaria vicinanza fra il sistema francese e quello spagnolo, vicinanza che può misurarsi anche sotto un altro profilo. Nel sistema spagnolo, come nel sistema francese e diversamente da quello tedesco, si fa largo ricorso all’imputazione per responsabilità oggettiva, cristallizzata addirittura in una norma generale nel codice civile stesso.
L’art. 1903, difatti, prevede che nella responsabilità extracontrattuale, l’obbligazione di risarcire il danno è esigibile al danneggiante, non solo per gli atti o le omissioni proprie, ma anche per quegli atti o omissioni di quelle persone di cui il danneggiante doveva rispondere.
Inoltre, le leggi speciali che mano a mano vengono promulgate in materia prevedono quasi sempre ipotesi di responsabilità oggettiva. Ne viene che il sistema di responsabilità civile può dirsi fondato sui due pilastri della responsabilità per colpa, da un lato, e della responsabilità oggettiva, dall’altro lato, il che – lo si è già detto, e lo si ripete – segna un ulteriore punto di contatto il sistema spagnolo e quello francese, e un ulteriore punto di frattura con il modello tedesco.
Queste differenze fra i due sistemi di responsabilità, tuttavia, non escludono il fatto che, all’ora attuale, le regole operazionali esistenti in Spagna ed in Italia, quanto alla responsabilità extracontrattuale, siano pressoché coincidenti, almeno nella misura in cui esse proteggono le medesime tipologie di interessi.
E’ questo un dato tanto più rilevante oggi, specie tenuto conto dei numerosi progetti tesi ad uniformare, a livello europeo, la materia della responsabilità, fra i quali merita menzionare quello condotto dallo Study Group on a European Civil Code e dall’European Group on Tort Law.
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuele Sartor |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Trieste |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze giuridiche |
Relatore: | Francesca Fiorentini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 51 |
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