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Analisi dei consumi alimentari delle famiglie nel periodo 2000-2008

ABSTRACT

Questo lavoro si colloca all'interno di un progetto di ricerca più ampio svolto presso l'Osservatorio dei Consumi della Facoltà di Psicologia 2 dedicato ai consumi delle famiglie italiane. Nello specifico questa tesi ha come oggetto i consumi alimentari delle famiglie italiane nell'arco temporale che va dal 2000 al 2008, periodo che si conclude con la più grave crisi economica degli ultimi anni. L'obiettivo è quello di osservare e analizzare l'andamento dei consumi alimentari nel periodo considerato, ponendo particolare attenzione alla recessione che ha caratterizzato il 2008. Si osserverà il comportamento dei consumatori durante questo periodo anche attraverso la presentazione di alcune ricerche svolte su questo tema, da diversi enti. Non si può parlare, inoltre, di consumi alimentari senza fare riferimento ad alcuni fondamentali concetti che orientano i comportamenti e le scelte dei consumatori, ossia la qualità, la sicurezza e il piacere.

L'analisi è stata condotta esaminando i dati relativi ai consumi alimentari delle famiglie italiane, rese disponibili dall'Istat. Questo tipo di dati tengono conto delle diverse caratteristiche delle famiglie in grado di influenzare i comportamenti di consumo: la condizione professionale del capofamiglia, il numero di persone che compongono la famiglia, l'appartenenza territoriale e la tipologia familiare. Si osserverà l'andamento e la variazione percentuale della spesa riservata ai generi alimentari nell'arco temporale considerato cercando di collocarlo nel contesto economico di riferimento, tenendo presente la recessione che ha colpito l'economia mondiale nel corso del 2008.

Dall'analisi effettuata emerge che in Italia il 19% della spesa totale è riservata ai beni alimentari, una quota molto elevata rispetto agli altri Paesi Europei, in particolare rispetto a Olanda e Germania, i quali riservano agli alimentari solo l'11% circa della spesa totale. Si osserva che la domanda per i beni alimentari è poco elastica rispetto al prezzo e che l'incidenza degli alimentari sulla spesa è inversamente proporzionale alle condizioni socioeconomiche delle famiglie. Nel periodo caratterizzato dalla crisi economica, si è notato, in generale, che la spesa alimentare in Italia è aumentata, passando da 18,8 al 19,1%. Tuttavia la recessione economica non ha avuto gli stessi effetti per tutte le tipologie familiari; infatti si è osservato che l'incidenza della spesa alimentare è aumentata, in modo particolare, per le persone anziane, per le coppie con 1 o 2 figli e per le famiglie residenti al nord. E' emerso, inoltre, che coloro che percepiscono un reddito fisso, rimangono tendenzialmente più stabili di fronte alla crisi.
In generale si evince che quest'ultima recessione (2008) sembra non aver influito in modo rilevante sulla spesa alimentare in quanto i consumi alimentari sono difficilmente comprimibili e di fronte ad una crisi le famiglie tendono a ridurre altri tipi di spese. Inoltre, le ricerche svolte da diversi istituti di ricerca mostrano che, in questo periodo di crisi, le famiglie tendono a ridurre la quantità di ciò che si consuma senza però rinunciare a qualità e sicurezza.
È necessario sottolineare, però, che i comportamenti di consumo attuati in questo periodo di crisi non possono essere generalizzati a tutti i periodi di crisi. Ogni recessione,infatti, è diversa dalle altre in relazione, non solo agli effetti che provoca, ma anche al periodo storico, alla situazione economica e agli antefatti che la precedono (Fabris, 1995).

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CAPITOLO 1 1.1 Consumi alimentari e crisi economica Nel corso del 2008 le economie mondiali si sono trovate nella condizione di dover affrontare una delle più gravi crisi degli ultimi decenni. In questo particolare contesto storico il consumatore ha assunto sempre maggiore rilevanza e in particolare i suoi comportamenti e i suoi atteggiamenti sono diventati oggetto di numerose ricerche. Esse si prefiggono di indagare i cambiamenti nei comportamenti di consumo e i tipi di strategie che vengono messe in atto per fronteggiare la crisi. È necessario sottolineare che i comportamenti di consumo attuati in questo periodo di crisi non possono essere generalizzati a tutti i periodi di crisi. Ogni recessione, infatti, è diversa dalle altre in relazione, non solo agli effetti che provoca, ma anche al periodo storico, alla situazione economica e agli antefatti che la precedono. Dunque nonostante ci siano alcuni fattori che sembrano accomunare tutte le difficili condizioni economiche (la disoccupazione, l'abbattimento del reddito e il pessimismo per il futuro) questi non sono sufficienti a prevalere sul diverso background sociale e quindi a esercitare analoghi effetti sui consumi (Fabris,1995). Considerando lo scenario complessivo attuale caratterizzato da sentimenti di incertezza, tendenzialmente negativi, il consumatore tenderà a comportarsi di conseguenza valutando le sue scelte in merito ai consumi, rivedendo, se necessario, le proprie abitudini di acquisto. Una crisi economica può influire sugli stili di vita adottati dalle persone e conseguentemente sui suoi comportamenti di consumo. Prendendo in esame in modo particolare i consumi riguardanti il comparto alimentare in Italia, le ricerche relative a questo tema mostrano dei risultati particolarmente interessanti. Quello che emerge con chiarezza, infatti, è che il - 4 -

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Informazioni tesi

  Autore: Giulia Serafini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia 2
  Corso: Scienze e tecniche psicologico-sociali della comunicazione e del marketing
  Relatore: Adriana Signorelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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