Maria Maddalena dai vangeli canonici al Codice da Vinci

Introduzione MARIA MADDALENA: UN ENIGMA LUNGO DUEMILA ANNI Maria Maddalena è sempre stata una delle figure più affascinanti e misteriose del Nuovo Testamento, insieme a quelle di Gesù e di Giuda. Eppure, mentre di Gesù e Giuda i cristiani ritengono di sapere tutto (se non altro da un punto di vista della catechesi), di Maria Maddalena sanno pochissimo. I fedeli di una certa età (e non solo), generalmente pensano che fosse una prostituta pentita, ed alcuni di loro si ricordano anche che «da qualche parte nel vangelo» avesse lavato i piedi di Gesù con le sue lacrime e li avesse asciugati con i suoi capelli. D’altro canto persone più giovani, sulla scia degli «insegnamenti» de Il codice da Vinci (pubblicato nel 2003) sono convinti che Maria Maddalena fosse la moglie di Gesù, e madre dei suoi figli. Naturalmente è esagerato affermare che esistano solamente queste due opinioni, assolutamente inconciliabili tra di loro, sull’argomento; è innegabile però che esse siano le più affermate tra la gente. Eppure, la vera Maria Maddalena non corrisponde a nessuna di queste due descrizioni; dai vangeli apprendiamo che essa fu la più importante discepola di Gesù, e che fu testimone della sua risurrezione. Appurato ciò, viene spontaneo porsi alcune domande: Quando hanno avuto origine le concezioni di «prostituta pentita» e di «sposa di Gesù», riferite a Maria Maddalena? Chi ne è stato responsabile e perché? Le risposte sono apparentemente semplici, in quanto è possibile individuare, con sicurezza, coloro che hanno contribuito maggiormente a diffondere queste idee; anche il periodo storico e le motivazioni sono conosciute, e relativamente chiare. Anticipando il contenuto di questa tesi, possiamo già stabilire quattro date e quattro nomi cruciali per l’interpretazione della figura di Maria Maddalena: ξ 591, Papa Gregorio Magno ξ 1260 circa, Iacopo da Varazze ξ 1982, Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln ξ 2003, Dan Brown