La posizione giuridica della donna nella società longobarda e carolingia
La tesi ha quale scopo quello d'illustrare la posizione giuridica della donna nella società longobarda e carolingia. La legge longobarda, a differenza di quella romana, non riconosce alla donna la capacità d'agire ma solo quella giuridica. Questa carenza è supplita dall'istituto del "mundio" che si sostanzia nel permesso, rilasciato alla donna, a contrarre negozi giuridici, riguardanti il proprio patrimonio, da parte di una figura maschile denominata “Mondualdo” Lo scritto propone fonti d'archivio relativi ad atti matrimoniali, donazioni e alienazioni, con a capo soggetti femminili, stilati secondo le norme emanate dai sovrani longobardi da Rotari in poi. La tesi descrive l'avvento del Sacro Romano Impero, con il conseguente “mito” della Roma Imperiale, che comporta la riscoperta, a livello legislativo, del Corpus Juris di Giustiniano e la severa applicazione dei dettami cattolici. E’ analizzata la ripercussione che tale cambiamento culturale ha sulla posizione giuridica della donna, assimilando fonti storiche appartenenti a località nelle quali il Sacro Romano Impero ha esteso i suoi principi e atti resi in località rimaste roccaforti Longobarde come il principato di Benevento. Interessante in questo frangente storico scoprire l'evoluzione giuridica della donna, specialmente a livello successorio e testamentario a fronte degli importanti cambiamenti socio - economici
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Informazioni tesi
Autore: | Paola Bernuzzi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Ettore Dezza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 159 |
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