Ricordi d'infanzia tra '800 e '900: testimonianze, biografie e percorsi storiografici
L’infanzia tra l’Ottocento e i primi del Novecento costituisce l’oggetto di indagine del presente elaborato. L’attualità di una riflessione sull’infanzia e soprattutto su come essa veniva vissuta dalle generazioni precedenti alla nostra si offre come un punto di osservazione per capire le radici di certi comportamenti che oggi definiremmo “contemporanei”, e nello stesso tempo mi ha dato l’occasione di verificare, per lo spazio temporale più vicino a noi, quali fossero gli elementi, le costanti e le differenze dell’infanzia dei nostri nonni attraverso una parte sperimentale condotta sotto forma di interviste fatte tra l’Italia centro settentrionale ed il sud.
La tesi si compone di tre capitoli. Il primo tratta l’argomento da un punto di vista descrittivo, avvalendosi degli studi specifici sull’infanzia nel periodo che ci interessa, ma con l’attenzione rivolta all’Italia.
Il secondo capitolo si offre come un approfondimento, condotto attraverso l’analisi delle testimonianze di tre donne che hanno vissuto la propria infanzia in questo periodo: Paolina Leopardi, Ida Baccini e Marguerite Yourcenar.
Il terzo ed ultimo capitolo è invece dedicato all’analisi di materiale biografico reperito attraverso dieci interviste da me condotte allo scopo di analizzare alcuni aspetti dell’infanzia: la famiglia, la scuola, l’abbigliamento, l’alimentazione, le feste e i giochi.
Dalle interviste è emersa una immagine di infanzia sostanzialmente legata ai ritmi dell’epoca, ad una società prevalentemente contadina, ma anche l’importanza che veniva data all’istruzione, sebbene condotta in misura sicuramente minore per le famiglie meno abbienti. La semplicità e la genuinità sono gli aspetti comuni rilevati nei ricordi delle festività e delle pietanze che in tali occasioni si preparavano, rilevando l’alto grado di socialità che vi veniva praticato.
Ricca di presenze e vissuta in comunione con la famiglia, ma anche con il vicinato è quest’infanzia quale emerge dalle interviste sopra esposte. Si è avuto modo di ritrovare nelle vive parole di queste persone quanto era già stato osservato in generale nel primo capitolo. Di fatto, l’Italia dei primi del Novecento ha osservato tanti cambiamenti tra i quali la guerra che compare come un momento in cui si è vissuto un fortissimo cambiamento. La percezione della famiglia non sembra risentire di forti differenze tra il contesto centro-settentrionale e quello meridionale, se non nel numero, ovviamente maggiore nel secondo caso, ma comunque attestato su di una media di cinque persone. La scuola si offre invece come una delle occupazioni dei fanciulli, laddove era importante che collaborassero alle attività economiche e domestiche della famiglia. Le figure che emergono con più forza nei ricordi delle persone che ho intervistato sono i maestri e le maestre: insegnanti che spiegavano un po’ tutte le materie, a seconda della formazione personale e che spesso e volentieri utilizzavano come strumento educativo-correttivo le punizioni corporali, come era allora consueto. Diverso è il discorso se ci si sposta sul piano dei giochi, ecco allora il gioco di strada, con la sua forte carica di socializzazione e di libertà che porta avanti giochi a volte ancora attuali, ma che la mancanza di mezzi economici e giochi costosi o per lo meno di utensili appositamente ideati per il gioco, divenivano il campo per la fantasia e per misurarsi l’uno con l’altro. La sfida, l’idea di prepararsi al mondo degli adulti è quella che tutto sommato permea questi racconti, dove i fanciulli appaiono come piccoli uomini ma con sentimenti e passioni di bambini. Diverso è il caso del loro abbigliamento, simile a quello degli adulti, ma precisamente identificativo della loro condizione di fanciulli, esso costituiva una specifica peculiarità del mondo infantile ed appositamente comperato o adattato per loro. Non molta era la varietà dell’abbigliamento, ma spicca il fatto che vi fossero tessuti e tenute che venivano destinate a particolari momenti della giornata o della settimana.
Le feste e l’alimentazione si coniugano tra loro poiché proprio in determinate occasioni si aveva modo di mangiare in modo diverso e la preparazione stessa di certe pietanze apparteneva alla serie di rituali collegati alle feste comandate che si aggiungevano, con ben maggiore importanza, alla domenica, vero e proprio momento di festa in una settimana di lavoro, spesso rurale.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Maria Grazia Fera |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Carmela Covato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 115 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Prima infanzia. L'educatore come ricercatore di qualità
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi