Guarino Guarini e la chiesa dei Padri Somaschi a Messina
Guarino Guarini è uno degli architetti del periodo barocco più conosciuto e studiato; a partire dal Novecento l’attenzione sulla sua opera si è dapprima concentrata su gli edifici costruiti in Piemonte sotto la sua diretta sorveglianza.
Solo da circa cinquant’anni i critici hanno iniziato ad interessarsi alla sua consistente opera teorica che riguarda non solo l’architettura civile ed ecclesiastica, ma anche l’architettura militare, l’astronomia, la teologia, la matematica, la geometria, al fine di conoscere più a fondo la complessa figura dell’architetto.
Tra i trentatré disegni di Guarini pubblicati nel 1686, a tre anni dalla sua morte, ve ne sono due dedicati alla chiesa dei Padri Somaschi a Messina.
La chiesa non è mai stata costruita nella città isolana e presenta dei problemi ancora irrisolti che riguardano la sua datazione. Guarini visse a Messina dal 1660 al 1662, ma molto probabilmente non progettò l’edificio durante questa breve permanenza; infatti a quei tempi si dedicava prevalentemente all’insegnamento di matematica e filosofia presso la scuola del suo ordine (ovvero i Teatini). Questa chiesa per la sua complessità sembra essere, invece, un’opera matura frutto di esperienze e di riflessioni che svilupperà in seguito.
La pianta centrica, definita all’esterno da un dodecagono irregolare, è fortemente caratterizzata al suo interno da un ambulacro che fa da filtro prima di arrivare allo spazio centrale. Questo è un esagono regolare segnato da sei pilastri dall’inedita forma triangolare i cui vertici sono smussati da tre colonne che imprimono un forte effetto chiaroscurale. I pilastri sostengono il tamburo che racchiude al suo interno un gioco di archi intrecciati che, partendo dai vertici dell’esagono di base, si incontrano a mezz’aria definendo un nuovo e più piccolo esagono.
L’intreccio degli archi è uno dei temi più interessanti della chiesa messinese e deriva dall’influenza dell’architettura islamica che Guarini può aver conosciuto durante i suoi numerosi viaggi. Per architettura islamica non s’intende qui l’architettura mediorientale, piuttosto quella delle colonie arabe in occidente, ovvero Spagna e Sicilia.
Di questa chiesa poco si conosce; i rari articoli già pubblicati si concentrano in particolare su analisi stilistiche, rinunciando ad un approfondimento storico che risulterebbe, oggi, molto prezioso per capire alcune scelte progettuali di Guarini, e soprattutto, per approfondire la sua biografia.
Le pagine seguenti provano, quindi, a mettere ordine su una vicenda (ancora in parte da chiarire) attraverso tre studi paralleli: uno sulla città di Messina nel Seicento, uno su Guarini come progettista della chiesa, e l’ultimo sull’Ordine dei Padri Somaschi come presunti committenti; sperando che questo studio, senza voler essere risolutivo, sia di stimolo per nuove e più fruttuose ricerche.
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Informazioni tesi
Autore: | Florinda Ciaramitaro |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Maria Giuffrè |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 66 |
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