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Agcom e pubblicità

L’argomento prescelto per la stesura della tesi è subordinato ad un preciso iter progettuale cui conseguono un metodico sviluppo e riflessioni personali.
Filo conduttore del lavoro sono i mutamenti socio-culturali legati alle norme legislative del secolo scorso e del nuovo millennio: mutamenti in ordine alla tecnologia; rinnovamento e conquiste relativi ai diritti sociali; ruoli nuovi e più incalzanti per lo Stato e la sua amministrazione; nuovi modi di intendere la concorrenza vista come sistema di comunicazione vantaggioso per il mercato, trasparente nell’offerta e non sempre dannosa per i consumatori (pensiero, quest’ultimo, in linea con l’impostazione comunitaria).
L’analisi quindi di un processo, iniziato a fine ‘800 in America, che ha visto in parallelo affermarsi un nuovo modello di amministrazione, quello delle Autorità amministrative indipendenti, autonome e dotate di poteri propri. Ne consegue la necessità di approfondire i motivi per cui nuove istituzioni si sviluppano e si diffondono anche in Europa, tenendo conto del moltiplicarsi degli interessi sociali e dell’incapacità dello Stato di tutelarli in maniera forte ed imparziale.
A seguito dell’introduzione storica diventa necessario analizzare, in modo più specifico, i dati legati all’Autorità garante per le comunicazioni, che nasce in Italia nel 1997, nonché quelli legati ai suoi poteri ed alle sue funzioni, ponendo l’accento sulla questione della convergenza tecnologica e delle implicazioni costituzionali che ne derivano.
I poteri dell’Agcom emergono così nel loro essere normativi, amministrativi e paragiurisdizionali, senza dimenticare la loro forza in materia di antitrust, aumentata nel corso degli anni; forza che esercita insieme all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Tra i tanti ambiti in cui l’Agcom svolge la sua attività, la tesi si sviluppa focalizzando questa tematica tenendo in particolare conto la comunicazione televisiva e, in nuce , quella legata al messaggio pubblicitario. Il punto di partenza, in questo caso, non può che essere la trattazione dei principi costituzionali a cui l’attività televisiva deve conformarsi e, in particolare, la disamina delle limitazioni che ne derivano, dovendo questi principi essere obbligatoriamente bilanciati tra di loro (un esempio su tutti: articoli 21 e 41 della Costituzione), con specifico sottolineare delle limitazioni che poi si rinvengono anche nel più ambiguo settore pubblicitario (come i limiti antitrust, le restrizioni al fatturato pubblicitario o, più semplicemente, le regole dettate in ordine a tempi e modi in cui può essere trasmesso uno spot).
Intenzione di prosieguo dettagliare al massimo il cap. III. Qui vengono esaminati leggi e regolamenti che disciplinano ed indirizzano l’Autorità garante per le comunicazioni, e viene esplicato quali possono essere i casi più frequenti in cui essa è chiamata ad intervenire per rendere effettivi i principi cui si ispira e che deve garantire (primo fra tutti il principio pluralistico, nelle sue accezioni interne ed esterne). Diventa pertanto fondamentale estrapolare ed analizzare le caratteristiche di un messaggio pubblicitario, cercando di capire come si renda riconoscibile al suo pubblico, passando nel dettaglio alla pubblicità clandestina, al product placement ed alle regole cui è sottoposta la propaganda elettorale.
Per una trattazione completa del fenomeno pubblicitario, inoltre, non è certo possibile prescindere dall’occuparsi, seppur sinteticamente, di un’altra Autorità indipendente, nata questa nel 1990, che va a sanzionare la pubblicità ingannevole o comparativa illecita e che, nel prendere le decisioni in merito a ciò, tiene conto del parere (seppur non vincolante) dell’Agcom: l’Autorità garante della concorrenza e del mercato su citata per i poteri antitrust.
La trattazione prevede un sintetico quadro generale (quando nasce, da chi è composta, di quali poteri e funzioni è dotata) per soffermarsi su come l’Autorità agisca quando si trova di fronte ad un caso di pubblicità ingannevole e, in fundo, descrivere ed analizzare l’iter procedurale di un caso risalente all’inizio del 2006.

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Premessa L’argomento prescelto per la stesura della tesi è subordinato ad un preciso iter progettuale cui conseguono un metodico sviluppo e riflessioni personali. Filo conduttore del lavoro sono i mutamenti socio-culturali legati alle norme legislative del secolo scorso e del nuovo millennio: mutamenti in ordine alla tecnologia; rinnovamento e conquiste relativi ai diritti sociali; ruoli nuovi e più incalzanti per lo Stato e la sua amministrazione; nuovi modi di intendere la concorrenza, vista come sistema di comunicazione vantaggioso per il mercato, trasparente nell’offerta e non dannosa per i consumatori (pensiero, quest’ultimo, in linea con l’impostazione comunitaria). L’analisi quindi di un processo, iniziato a fine ‘800 in America, che ha visto in parallelo affermarsi un nuovo modello di amministrazione, quello delle Autorità amministrative indipendenti, autonome e dotate di poteri propri. Ne consegue la necessità di approfondire i motivi per cui nuove istituzioni si sviluppano e si diffondono anche in Europa, tenendo conto del moltiplicarsi degli interessi sociali e dell’incapacità dello Stato di tutelarli in maniera forte ed imparziale. A seguito dell’introduzione storica diventa necessario analizzare, in modo più specifico, i dati legati all’Autorità garante per le comunicazioni, che nasce in Italia nel 1997, nonché quelli legati ai suoi poteri ed alle sue funzioni, ponendo l’accento sulla questione della convergenza tecnologica e delle implicazioni costituzionali che ne derivano. I poteri dell’Agcom emergono così nel loro essere normativi, amministrativi e paragiurisdizionali, senza dimenticare la loro forza in materia di antitrust, aumentata nel corso degli anni; forza che esercita insieme all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Tra i tanti ambiti in cui l’Agcom svolge la sua attività, la tesi si sviluppa tenendo in particolare conto la comunicazione televisiva e, in nuce , quella legata al messaggio III

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Informazioni tesi

  Autore: Giorgia Barberis
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Roberto Caranta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 87

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