Vincoli e obblighi comunitari al finanziamento e all'organizzazione del servizio sanitario

5 Introduzione Gli indirizzi di politica economica seguiti negli ultimi anni in Italia si sono distinti per essere protesi verso il risanamento della finanza pubblica. I diversi governi succedutesi dagli anni novanta in poi hanno promosso una serie d’interventi mirati a regolare i flussi di cassa dell’erario. L’avvento del diritto comunitario in tema di restrizioni all’economia pubblica ha accentuato questo processo riformatore e il nostro Paese, saldamente posto all’interno dell’Unione europea e della cosiddetta area euro, non si è sottratta ai suoi doveri di Stato membro. Prendendo spunto da tali indicazioni, per così dire storiche, questo lavoro vuole indagare i processi evolutivi di un settore che è stato sempre, e lo è tuttora, al centro del dibattito politico e sociale perché capace di assorbire una quantità imponente di risorse finanziarie. Ci stiamo riferendo al servizio sanitario nazionale che oggi, oltre ad altri comparti chiave, risente maggiormente dei vincoli stabiliti in sede comunitaria per il tramite del Patto di Stabilità e Crescita. L’universo della sanità è molto complesso per via di un duplice obiettivo: garantire servizi essenziali ai cittadini e impiegare un numero adeguato di risorse. E’ un obiettivo da conseguire ancor di più oggi in un momento in cui è obbligatorio riformare e stabilizzare la contabilità pubblica. Detto questo, il presente articolato inizia analizzando gli interventi che l’Unione europea (già Comunità europea) ha attuato nell’economia pubblica. Premesso che l’integrazione tra sistema