Il Ragionamento Matematico nei Problemi Impossibili
Si tratta di un lavoro che si inserisce nelle ricerche sul contratto didattico e sulla devoluzione di situazioni a-didattiche le quali fanno parte degli interventi maturati all’interno del Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica del Dipartimento di Matematica, dell’Università di Bologna.
È possibile rivedere da questo punto di vista molti protocolli, indipendentemente dal livello scolastico, per riconoscere un imponente effetto di un contratto didattico implicito (o presunto tale da parte degli allievi) definito in letteratura, in modo informale: “matematichese”.
Ciò spiegherebbe, almeno in parte, due caratteristiche di chi risolve problemi matematici:
- la tendenza a fare comunque operazioni aritmetiche con i dati numerici a disposizione, anche quando il testo dell’esercizio non lo richiede, tendenza rilevata da moltissimi ricercatori (e nota a qualsiasi insegnante)
- l’interpretazione dell’allievo di ciò che l’insegnante si aspetta da lui e l’eventuale desiderio di assecondare tale aspettativa, generando un atteggiamento non spontaneo.
In questa ricerca si è studiato un processo che, considerando l’attività di problem solving di un soggetto scomponibile nel modo seguente:
a) Proposta del testo di un esercizio;
b) Lettura del testo;
c) Un modello mentale generato dalla semantica;
d) Traduzione del modello mentale in qualche cosa di esterno;
e) Produzione di un modello esterno;
si situa tra i punti (c) e (d).
Abbiamo osservato sia nei bambini (8-10 anni), sia nei ragazzi (14-15 anni), sia in soggetti adulti (21-35 anni) se il “matematichese” influenzi l’interpretazione e l’utilizzazione dei dati e se si verifichi la tendenza a fare comunque operazioni aritmetiche con i dati numerici a disposizione, anche quando ciò non sia richiesto esplicitamente.
Contrariamente a quanto effettuato fino ad ora in questo ambito di ricerca, nessuno dei nostri soggetti è stato avvertito di come alcuni tra i problemi proposti potessero essere impossibili da risolvere. Abbiamo previsto inoltre un’analisi fine che distingue diversi tipi di impossibilità.
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Informazioni tesi
Autore: | Massimo Zanetti |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1994-95 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Fiorella Giusberti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 101 |
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Uso dei grafi in alcuni esempi di ''problem-solving''.
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