La comprensione delle espressioni generiche con nomi di popoli in III, IV e V elementare

1 INTRODUZIONE Studi sulle espressioni generiche Molte lingue distinguono tra espressioni generiche, ad esempio “Le tigri sono feroci” e non generiche “Quelle tigri sono feroci”. Quelle generiche sono introdotte, in italiano, da un nome al singolare o plurale preceduto dall’articolo determinativo (“La tigre “o “Le tigri”) mentre in inglese sono espresse dal plurale senza l’articolo (“Tigers are ferocius”) o dal singolare preceduto da articolo determinativo o indeterminativo. Le espressioni generiche si riferiscono al genere (ad esempio “le tigri” nel complesso) anziché a individui o a gruppi di individui (la tigre che ho visto ieri allo zoo, le tigri che appaiono in foto nel mio libro) e “trasmettono informazioni su caratteristiche essenziali, durevoli e senza tempo piuttosto che su quelle accidentali, transitorie e dipendenti dal contesto” (Gelman e Tardif, 1998, p. 216). Ad esempio dicendo “Le tigri sono feroci” o “Gli orsi vivono nelle caverne” ci si riferisce alla specie delle tigri o degli orsi, si parla di caratteristiche che contraddistinguono quella specie e si esprime qualcosa che è vero per quella categoria. Viene tuttavia ammessa la possibilità di eccezioni e questo distingue le espressioni generiche da quelle contenenti quantificatori universali (come “tutti” e “ogni”). Recenti studi dimostrano che i bambini hanno la capacità di distinguere tra enunciati generici e non generici già in età prescolare e capiscono che i primi si riferiscono alla categoria in generale e non agli esemplari presenti in un certo