Il Portogallo e la marittimità
Agli occhi di chi trascorre in terra lusitana un periodo della propria vita, il Portogallo si presenta celebrando la sua Storia delle Scoperte: per il piccolo Paese iberico, i Descobrimentos sono ancora il biglietto da visita più prestigioso. La letteratura nazionale sull’argomento è vastissima, conferenze e simposi in ambito accademico sono numerosi e l’intero Paese vive, in una certa misura, nel continuo e orgoglioso ricordo di un passato glorioso costruito per mezzo del mare. Quando parliamo di marittimità, non intendiamo solo il prodotto di una determinata collocazione geografica o il complesso delle attività (politiche e commerciali, civili e militari) legate al mare. Ovviamente si tratta anche di questo, ma si vuole più precisamente intendere l’essenza marittima nazionale, il legame profondo con il mare che permea la vita di un Paese in merito alle scelte politiche, all’economia, alla cultura e alla struttura sociale. Il Portogallo tra il XII e il XIX secolo è uno dei pochi esempi di forte e intima marittimità, pur senza nascondere alcune contraddizioni.
Charles R. Boxer, uno degli autori stranieri che più si è occupato di Storia del Portogallo, definisce l’Impero portoghese come “uno dei più grandi enigmi della Storia ”, per essere stato eccezionale nella sua vastità e complessità come nel fallimento e nell’incapacità di mantenersi. Gli autori portoghesi invece rivendicano al proprio Paese il merito di avere, attraverso i viaggi transoceanici, cambiato le prospettive dell’Umanità aprendo orizzonti fino ad allora sconosciuti, di essere stato l’iniziatore della modernità e di avere portato il mondo alla prima vera globalizzazione.
Una posizione quest’ultima che non manca di suscitare perplessità. Si badi, non si vuole qui negare l’importanza delle Scoperte portoghesi, ma analizzare i profondi contrasti che in Portogallo hanno segnato l’espansione e il rapporto con l’Oceano. Quanto ha inciso il mare nella formazione della Nazione portoghese e nella scelta di uscire dal quadro europeo? Quali sono stati i punti di forza che hanno permesso la creazione di un Impero su tre continenti e quali le debolezze? Come è stato gestito e a quali conseguenze ha portato il rapporto con il mare? Queste sono alcune delle questioni a cui si è cercato di rispondere nel primo capitolo.
L’espansione commerciale e coloniale e la creazione di un immenso Impero marittimo sollevano anche questioni di carattere strategico – militare. Il Portogallo mostrò per primo l’importanza del potere marittimo e oceanico, sia che lo si veda come prima Potenza Marittima sia che, suo malgrado, si guardi alle debolezze del suo “controllo dei mari”. Il secondo capitolo di questo lavoro si propone appunto di analizzare la Storia marittima portoghese secondo i canoni delle teorie del potere marittimo, utilizzando gli strumenti acquisiti nel corso di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali della nostra Facoltà e in particolare nel seminario su Potere Marittimo e Relazioni Internazionali tenuto dal Contrammiraglio Pier Paolo Ramoino.
Come abbiamo accennato, la nozione di marittimità non si limita alle caratteristiche geopolitiche, ma abbraccia campi ben più vasti della vita di un Paese. Il terzo capitolo costituisce un’analisi de I Lusiadi, il poema epico del XVI secolo che attraverso la narrazione del viaggio di Vasco de Gama racconta l’epopea di tutto un popolo e che quasi si identifica con la Nazione portoghese. Non si è volutamente compiuto un commento letterario, che non compete allo studioso di Scienze Politiche, ma piuttosto un’analisi dell’opera come documento della cultura e dei valori portoghesi influenzati dal mare e come testimonianza storica del particolare periodo, quello alla fine del Cinquecento, in cui venne pubblicata.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Giulio Maria Mancini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche delle Relazioni Internazionali |
Relatore: | Massimo Prof. De Leonardis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La censura in Portogallo durante il salazarismo: il caso di "Histórias de Amor" di José Cardoso Pires
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi