L'interpretazione statistica della volatilità dei rendimenti. Un'analisi comparativa delle serie finanziarie Lehman Brothers e Goldman Sachs
Nel panorama socio-economico che si è andato delineando negli ultimi decenni, il ruolo assunto dalle attività finanziarie nell’ambito delle economie nazionali è divenuto sempre più importante. Con particolare riguardo ai mercati finanziari, non si può negare il prestigioso contributo che le scienze economiche hanno profuso nel quadro degli studi relativi al comportamento dei fenomeni finanziari. Risulta importante osservare come i rapporti tra le discipline statistiche-economiche e le varie branche apparentate dell’econometria, costituiscano applicazioni di fondamentale interesse nell’analisi quantitativa dei fenomeni economici-finanziari.
Con il presente lavoro si è voluto dare una interpretazione statistico – quantitativa di uno tra gli oggetti di studio più ricorrenti nei mercati finanziari: i rendimenti di titoli azionari.
Partendo dal presupposto fondamentale di efficienza dei mercati, quale sinonimo di trasparenza e di completezza delle informazioni a disposizione di un operatore nel compiere le proprie scelte di portafoglio, il nostro obiettivo è stato quello di dimostrare che in realtà tale ipotesi non risulta facilmente riscontrabile nella realtà finanziaria di ogni giorno.
Concentrandoci sull’analisi di due serie finanziarie relative a due note società bancarie americane, si è visto come le nostre principali considerazioni siano derivate dal prezioso contributo degli statistici Box e Jenkins, nonché Robert Engle e Tim Bollerslev. Con l’ausilio dei loro modelli teorici abbiamo avuto modo di comprendere, in maniera più diretta, come sia possibile trarre informazioni sull’andamento futuro di un fenomeno. La prima parte del lavoro, è stata dedicata alla definizione di alcuni concetti essenziali relativi all’analisi delle serie storiche di dati finanziari delineandone la sua validità nella sua duplice funzione descrittiva-previsiva. In particolare sono stati presentati i tre principali oggetti dell’analisi quantitativa: prezzi degli attivi, rendimenti degli attivi e la volatilità, con riferimento alla specificità dei vari strumenti negoziati sui mercati finanziari. Una particolare attenzione viene riservata all’analisi dei rendimenti con l’obiettivo di individuare il modello stocastico in grado di generare una determinata serie. I modelli statistici più famosi, di cui ci si è avvalsi nel corso dell’analisi sono quelli di tipo AR(autoregressivo), MA(media mobile) e misti, sviluppati da G.E.P Box e G.M. Jenkins.
La parte finale del lavoro riporta, invece, distintamente l’analisi statistica dei rendimenti relativi ai due titoli delle società prese in esame. Successivamente si proceduto ad effettuare un’attenta comparazione dei risultati ottenuti per verificare, infine, la capacità degli strumenti statistici di adeguarsi alle esigenze della finanza e come questi costituiscano validi ausili per la comprensione dell’evoluzione futura della volatilità dei rendimenti in uno scenario sempre più complesso quale quello dei mercati finanziari attuali.
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Informazioni tesi
Autore: | Giorgio De Rosa |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Finanza |
Relatore: | Cosimo Vitale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 216 |
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