Le lucerne di Torre Bigini nel quadro della Sicilia Tardoantica
Nel Giugno del 1882, per il suo riutilizzo secoli dopo la sua costruzione, durante i lavori di pulitura della cisterna dell’acquedotto selinuntino, presente nel sito di Torre Bigini, venivano trovate una serie di lucerne di diversa cronologia assieme a monete anch’esse di deverso periodo .
Di queste lucerne rimanevano solo pochi disegni di alcune, e sommarie indicazioni sulle dimensioni e decorazioni per le altre , nel resoconto di A. Salinas , per cui scopo principale è stato quello di cercare di produrre una più completa documentazione in proposito.La cisterna ( La struttura muraria della cisterna consta di due fasi: la fase più antica, in parte scavata nella roccia, è in opus incertum la quale presenta delle zone ascrivibili a delle possibili fasi intermedie, identificabili come rifacimento di parti crollate, evidenziate dalla grossolana ed imprecisa edificazione su una muratura regolare costruita in blocchi di calcarenite di dimensioni medie tagliati in modo impreciso; la fase più recente...) ha restituito vari oggetti i quali purtroppo andarono perlopiù dispersi, passando per varie mani come attesta il Salinas che ne riconosceva alcuni esemplari conservati presso il sacerdote Ingoglia e presso il fratello di questo, mentre altri reperti furono acquisiti dal museo di Castelvetrano, senza contare quanti oggetti possono essere stati trafugati nel corso dei lavori di pulitura della detta cisterna.[...]Per quanto riguarda il complesso dei reperti ceramici ritrovati e a noi noti, si tratta, come appena accennato, di lucerne di diversa tipologia e di diverso periodo storico.
La lucerna più antica ritrovata durante i lavori di pulitura della cisterna eseguiti nel 1882 risale al 50/75 a.C., sul fondo di questa compare incisa la firma CIVNDRAC e la decorazione sul disco raffigura una schiava che regge un anfora. Si tratta di una tipologia di lucerne appartenenti alla Forma Atlante[...]Un’altra forma ceramica che risulta pressoché contemporanea, riscontrata nel nostro sito, è quella delle lucerne cristiane che, come le definisce la Joly, sono meglio identificabili come lucerne siciliane o Provoost 10B.
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Informazioni tesi
Autore: | Jean Pierre Civiletti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Conservazione dei Beni Culturali |
Corso: | Sienze Archeologiche - Archeologia Navale |
Relatore: | Ferdinando Maurici |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 106 |
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