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Nuove misure in tema di trattamento penitenziario
La legge n. 296 introduce nuove misure in tema di trattamento penitenziario.
La riforma introduce il nuovo dovere, in capo all'amministrazione penitenziaria, di offrire la possibilità, oltre che di lavoro, anche di formazione professionale per i detenuti all'interno dell'istituto. L' attività formativa può realizzarsi sia tramite lo svolgimento di produzioni poste sotto il diretto controllo, la gestione e l'organizzazione di aziende pubbliche o private, sia tramite l'istituzione di corsi di formazione professionale, in seguito alla predisposizione di una apposita convenzione tra la regione ed aziende pubbliche o private.
Il legislatore riconosce inoltre esplicitamente l'incapacità da parte dell'amministrazione penitenziaria di organizzare e gestire il lavoro dei detenuti, attuando una nuova ripartizione di competenze che consente al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria di affidare la direzione tecnica delle lavorazioni a persone estranee all'istituzione stessa. Il ruolo del direttore tecnico delle lavorazioni è quello di un vero e proprio manager del personale, con compiti formativi per i responsabili delle lavorazioni e di qualificazione professionale per tutti i detenuti impiegati.
La disposizione rappresenta lo sforzo compiuto dal legislatore per riconsegnare alla logica del mercato il lavoro carcerario, tramite la rimozione di tutti gli ostacoli normativi che si frappongono alla privatizzazione.
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