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Moro interviene all'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Il Ministro degli Esteri Aldo Moro interviene all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, esponendo la posizione italiana sulla cooperazione e i rapporti tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo.
Una politica internazionale rivolta al mantenimento della pace deve necessariamente basarsi sul disarmo, sul progresso del terzo mondo, sulla decolonizzazione e, in generale, sulla graduale eliminazione di tutti gli squilibri politici, economici, sociali e tecnologici che costituiscono altrettanti fattori di disordine della vita internazionale. In un mondo segnato dal progresso tecnologico e in cui il destino di ogni paese è legato strettamente a quello degli altri, è necessario ridurre al minimo la dispersione delle energie, perché nessuno stato può dipendere unicamente dalle proprie risorse. E' indispensabile una programmazione organica che porti alla promozione del progresso economico e sociale del terzo mondo. Un'area questa da sollecitare affinché liberi le proprie energie e potenzialità con razionali forme di cooperazione, in un clima di libertà e di reciproco rispetto. Per il governo italiano è necessario un piano organico per realizzare gradualmente un disarmo generale e completo al fine di destinare alle esigenze dei paesi in via di sviluppo le risorse che si renderanno disponibili per effetto degli accordi sulla riduzione e la limitazione degli armamenti. La partecipazione dell'Italia alla strategia internazionale dello sviluppo è garantita a patto che questa si ispiri al principio di multilateralità degli interventi, preveda un aumento degli aiuti economici, un miglioramento delle loro condizioni e, infine, che l'aiuto pubblico aumentati in misura maggiore di quello privato.
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