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La Settimana Sociale dei cattolici italiani
Si tiene a Firenze la Settimana Sociale dei cattolici italiani. Essa non si propone alcuna aspirazione immediatamente politica, quanto piuttosto la volontà di indicare ai cattolici alcune linee guida per costituire una società ispirata da principi religiosi e morali cristiani.
Tema provvisorio ne è "Costituente e Costituzione"; vuole essere una prima manifestazione dell'impegno dell'Azione Cattolica di rifare l'educazione del popolo. La prima questione che viene toccata è quella di stabilire quali i limiti, le competenze, i fini, la natura dello stato, considerato non come arbitro della vita dei suoi cittadini o, al contrario, come semplice tutore di un ordine esterno, estraneo alla possibilità di porre un freno all'iniziativa privata, ma come una realtà importante, imprescindibile. Per facilitare la definizione di un ambito così essenziale viene posta una particolare attenzione sulle costituzioni del dopoguerra; si analizzano, in particolare, le modalità con cui sono stati trattati alcuni temi importanti come quello della famiglia, della scuola, del diritto alla proprietà privata, agli indirizzi nell'azione economico-sociale del governo.
Si giunge alla conclusione di un definitivo abbandono delle costituzioni ottocentesche di ispirazione liberale, orientate tutte a escludere ogni tentativo dello stato centralista di intervenire in campo economico, sociale, ma con un riconoscimento del diritto dello stato a essere presente nella definizione dei nuovi indirizzi economici e sociali, senza costrizioni all'iniziativa individuale, anzi favorendola e incitandola. In terzo luogo, si ha un'affermazione precisa delle fonti del potere costituente, cioè la convinzione che il suo potere risieda nel popolo a cui è demandata la facoltà di approvare o respingere la costituzione.
La sovranità del popolo, storicamente avversata dalla Chiesa che vi vedeva una minaccia all'ordine eterno stabilito dal potere spirituale, viene riconosciuta così nella sua interezza, pur se vengono fissati dei limiti dal diritto naturale, in particolare per ciò che concerne i diritti della persona, della famiglia.
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