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Brucia il Reichstag
Dopo che, nella notte, l'edificio Reichstag (il Parlamento tedesco) è stato incendiato, un decreto governativo limita la libertà di opinione dei cittadini. L'articolo 1 di questo decreto consente limitazioni del diritto di libertà di espressione e di quello di stampa anche al di fuori dei limiti sinora riconosciuti dalla legge. I divieti ai giornali possono dunque essere emanati ad opera delle autorità di polizia locali responsabili facendo semplicemente riferimento al decreto senz'altra spiegazione che non sia quella dell'interesse della sicurezza pubblica. In seguito a questo decreto, i giornali comunisti e socialdemocratici sono vietati in blocco e su tutto il territorio nazionale vengono inviati dai funzionari nazisti i reparti d'assalto per occupare le spesso ben fornite tipografie della stampa "nemica". In totale cadranno vittime di questa azione 200 giornali del Spd e 35 del Kpd, per una tiratura globale di circa due milioni di copie.
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