Cronologia

Alfonsín lancia il piano Austral

Il Presidente Raúl Alfonsín lancia il piano Austral, che comprende quattro principali elementi:
- Poltica dei redditi: i prezzi e i salari sono congelati, ad eccezione dei prezzi di alcuni prodotti agricoli, per i quali viene fissato un tetto. Inoltre, i tassi di interesse regolati per i prestiti e per i depositi a 30 giorni sono fissati ad un livello più basso (infatti i tassi sui depositi passano dal 30% al 25% e quelli sui prestiti dal 28% al 24%.)
- Fissazione del tasso di cambio: il tasso di cambio tra la valuta argentina e il dollaro viene fissato in termini nominali, dopo una svalutazione del 40,2% al livello di 0,8 A/US$
- Aggiustamento fiscale: vengono annunciate misure volte ad aumentare le entrate dello Stato, che comprendono prezzi più alti per i servizi pubblici, aumento dei dazi per le merci importate e uno schema di risparmio forzato per i lavoratori. Si riteneva inoltre che la diminuzione del tasso di inflazione permetterà un miglioramento dei conti pubblici. Viene stabilito come obiettivo per il secondo semestre del 1985 il raggiungimento di un deficit del 2,5%.
- Riforma monetaria: Il peso viene sostituito da una nuova valuta, l'austral. Viene stabilito un meccanismo per effettuare la conversione dei contratti nella nuova moneta (desagio) che annulli la redistribuzione del reddito dovuta allo scostamento tra inflazione attesa e inflazione effettiva. Vienne inoltre favorita la rimonetizzazione dell'economia, attraverso un aumento del credito domestico.
I risultati iniziali del piano saranno spettacolari: il tasso di inflazione annualizzato scenderà dal 1.687,8% del secondo trimestre del 1985 al 258,5% del terzo trimestre e al 31,6% del quarto trimestre dello stesso anno. Dopo la fine del 1985 però cominceranno a manifestarsi i primi segnali negativi.