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La presa di coscienza


Essendo il nostro corpo abituato ad eseguire tutte le attività verso avanti, si ha una scarsa percezione e coscienza della parte posteriore di esso, in modo particolare del rachide, e spesso e volentieri se ne avverte la presenza solo quando si creano delle situazioni algiche.

Infatti non è solo importante rivolgere l’attenzione ai difetti posturali in età giovanile, ma anche agli atteggiamenti viziati che si creano in età adulta ed anziana.

Prendendo come esempio un lavoratore, esso durante le ore di lavoro, sulla scrivania, potrebbe essere solito poggiare solo l’avambraccio sinistro, andando così a creare un automatismo che si trasforma conseguenzialmente in un atteggiamento viziato visto e considerato che viene memorizzato dal SNC come normale.

È bene far accorgere in tempo al soggetto in questione, prima ancora che si verifichi qualche situazione di dolore, della posizione scorretta assunta in modo tale da poterla correggere.

Fare degli esercizi di coscienza del proprio corpo diventa di primaria importanza per poter correggere disequilibri e cancellare tensioni muscolari.

Affinché si possa iniziare ad entrare in contatto con il proprio corpo è bene imparare a rilassarlo, perché è proprio tramite le metodiche di rilassamento che si impara a gestire le tensioni sui vari distretti muscolari, e anche a poter creare una situazione di benessere dal punto di vista psichico. Ovviamente è stato detto ciò, perché come enunciato in precedenza soma e psiche non vanno intesi come un qualche cosa di separato, ma come un tutt’uno, visto e considerato che una alterazione psichica conseguenzialmente ne modifica gli atteggiamenti e le tensioni muscolari.

Tratto da TEORIA TECNICA DIDATTICA ATTIVITÀ MOTORIA di Vincenzo Sorgente
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