Il movimento: cenni di anatomia
La contrazione muscolare, lo spostamento delle leve ossee, ed il mantenimento degli atteggiamenti posturali, è determinato da degli stimoli provenienti dal Sistema Nervoso Centrale (SNC).
L’esecuzione di un movimento volontario è determinato non solo dall’attivazione di specifici gruppi muscolari che devono agire in modo coordinato (agonisti, antagonisti, sinergici), ma anche da tutti quegli stimoli che devono garantire il mantenimento di una corretta postura durante tutto l’azione motoria.
Come già detto in precedenza l’esecuzione di un corretto movimento è dato da degli impulsi provenienti dal SNC il quale li tende a trasportare attraverso le fibre motrici dei nervi spinali o encefalici al livello dei muscoli effettori, che sono costituiti da più fibre muscolari che possono essere innervati da diverse fibre nervose, e il numero di fibre che viene innervato da una singola fibra nervosa prende il nome di unità motoria.
I centri principali responsabili dell’attività motoria sono:
1. l’area motrice primaria, nella quale avviene la rappresentazione somatotopica del corpo e dalla quale partono le vie piramidali,
2. l’area motoria supplementare, l’area motoria secondaria, che sono localizzate in prossimità di quella primaria.
Gli altri centri nervosi che sono coinvolti nell’atto motorio sono:
• il cervelletto;
• i nuclei della base telencefalica;
• la sostanza nera del mesencefalo;
• il nucleo subtalamico.
I nuclei della base telencefalica, ricevono le informazioni sensibili, attraverso le vie afferenti talamiche che poi vengono trasmesse al livello della corteccia cerebrale, che elaborandoli determina delle risposte che poi verranno nuovamente inviate per mezzo delle vie efferenti al livello delle placche motrici facendo si che si possano attivare i giusti gruppi muscoli per eseguire il lavoro richiesto.
Compito del cervelletto invece, è quello di ricevere delle informazioni relative alla posizione del nostro corpo all’interno dello spazio e di poter regolare il coordinamento delle varie attività motorie.
Infatti esso tende non soltanto va a ricevere delle informazioni propriocettive riguardanti le tensioni tendinee, le capsule articolari, la muscolatura ecc. ma anche dalle vie vestibolari le informazioni relative alla posizione del corpo riguardante principalmente la posizione della testa nello spazio.
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Dettagli appunto:
- Autore: Vincenzo Sorgente
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Scienze e Tecniche dello Sport e delle Attività Motorie Preventive e Adattate
- Esame: Teoria Tecnica Didattica Attività Motoria
- Docente: Elena Martinelli
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