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I civili coinvolti nella guera - 1941 -



Per tutto il periodo della guerra le vittime militari o fasciste sarebbero state onorate con esequie pubbliche e solenni, ma nel frattempo cominciano a morire i civili.
La distanza tra popolazione e istituzioni filtra nei racconti attraverso immagini espressive: i fascisti che avevano scorte di cibo, mentre gli altri morivano di fame, i fascisti su cui venivano tributate esequie altisonanti mentre i poveracci rimanevano sepolti sotto le macerie.
Inoltre alla fine del luglio 1941, oltre alle bombe, venivano lanciati dagli aerei dei volantini in cui gli inglesi dichiarano di non voler bombardare i napoletani. Gli inglesi vogliono stare in pace con il popolo napoletano ma sono costretti a bombardare la città perché i napoletani consentono ai tedeschi di servirsi del loro porto. Finché i marinai e i cittadini napoletani non si rifiutano di caricare le navi per i tedeschi, gli inglesi continueranno a bombardare.
Nell’ottobre del 1941 si verifica quello che il comandante dei vigili del fuoco giudicava l’incursione più violenta fino ad allora effettuata. Per oltre 5 ore vengono sganciate alcune centinaia di bombe. Nel mirino ci sono la stazione ferroviaria, la zona industriale e in particolare i serbatoi dell’AGIP che provocano esplosioni e incendi terrificanti.
Dal cielo cadono di nuovo i volantini inglesi in cui si enumerano le promesse di Mussolini e i risultati conseguiti: le sconfitte in Africa, le perdite di uomini, di materiali, di navi, la prepotenza dei tedeschi. Vi è anche un appello diretto alle donne. Nel novembre dello stesso anno viene colpito il centro antico della città.
Proprio dal novembre del 41 si è potuto osservare che in alcuni ricoveri pubblici, come quello nell’interno del Tribunale e quello in piazza Cavour, la gente vi è stipata, per cui dopo alcune ore l’aria diventa rarefatta e la temperatura aumenta tanto da rendere la respirazione quasi impossibile. La mancanza di panche per sedersi, gabinetti di decenza e di prese d’acqua sufficienti rende il morale della popolazione depresso in quanto è costretta a fare i propri bisogni alla meglio sacrificando il proprio pudore. Ci sono lamentele anche per la scarsità di cibo.

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