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Quadro radiografico della scoliosi


- sede della curva
- alterazione di forma dei corpi vertebrali (aspetto trapezoidale)
- grado della curva (metodo di Cobb)
- entità della rotazione (metodo di Nash e Moe)
- età scheletrica del rachide (test di Risser)
Una volta che si è avuta la possibilità di poter andare a verificare la presenza di questi segni clinici e che quindi ci si è fatti un’idea della possibile presenza di una scoliosi, la conferma deve richiedere un esame radiografico che deve essere condotto su tutta la colonna vertebrale, perché c'è una curva primitiva e una secondaria quindi se la facciamo solo su un tratto ne possiamo vedere solo una e ci sfugge l’altra, non solo ma deve anche essere condotta con il soggetto in stazione eretta sotto carico perché se il soggetto è disteso sul lettino può facilmente assumere delle posizioni viziose allora invece di andare ad identificare una scoliosi potremmo andare a verificare un atteggiamento scoliotico che sono due cose assolutamente diverse.
L’esame radiografico ci consente di vedere innanzitutto se la scoliosi è presente, dove questa scoliosi è localizzata, e poi ci mette in evidenza anche quelle che sono le alterazioni di ogni singolo corpo vertebrale, la più caratteristica è quella di assumere un tipico aspetto trapezoidale perché sono delle vertebre che subiscono degli schiacciamenti.

Tratto da MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE di Irene Mottareale
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