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Il ritorno all'ordine dopo le avanguardie, anni 20 /30


Negli anni ‘20 e ‘30 ritorno all’ordine in contrasto con il disordine delle Avanguardie. Degli anni 10, il diffuso ritorno al quadro e alla statuaria e abbandono delle sperimentazioni, richiami all’antico, frequentazione dei musei per riscoprire i maestri. Giorgio De Chirico dopo la stagione metafisica critica le sperimentazioni delle avanguardie e diviene sostenitore del disegno e del chiaroscuro. In Italia vi è l’interesse diffuso per le tecniche tradizionali, in primo piano la tempera ( pigmenti in polvere legati con tuorlo d’uovo, latte in questo caso si parla di tempera magra, se invece il legante è l’olio si parla di tempera grassa). Centro propulsore è l’accademia di belle Arti di Monaco in cui si forma De Chirico, anni in cui si interessa all’antico e ai temi mitologici. L’artista copia nei musei opere come la Gravida di Raffaello. Nel 1928 pubblica il Piccolo trattato di tecnica pittorica nel quale l’artista fornisce ricette che hanno dato esiti migliori.

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