Gli obiettivi del Concilio di Trento
Gli obiettivi del Concilio di Trento
Il concilio di Trento fu convocato ufficialmente tre volte da Polo III a causa degli imprevisti politici che ne ritardarono la riunione effettiva. Tuttavia gli obiettivi indicati erano simili ogni volta: nelle diverse bolle si riassumeva il compito da svolgere dicendo che il concilio doveva impegnarsi a sopprimere i dissensi religiosi; riformare i costumi del popolo cristiano; soccorrere i cristiani sottomessi agli infedeli con una spedizione comune dei principi che avrebbe stabilito la pace fra di loro. Per il papa e per la curia romana il concilio si doveva pronunciare prima sui dibattiti riguardanti la fede e doveva essere garantita loro l’autorità suprema dunque risolvere anche compiti di governo (per impedire che le diete imperiali potessero acquistare troppo potere). Al contrario, l’imperatore e i suoi consiglieri ritenevano che il concilio dovesse innanzi tutto preoccuparsi di riformare in profondità i costumi di chierici e laici, perché questa era, secondo loro, la risposta migliore alle obiezioni protestanti. Nei vari dibattiti intorno alla domanda “conviene cominciare dai dogmi della fede o dalla riforma dei costumi?”, una posizione interessante è quella di Reginaldo Pole: secondo lui è necessario ristabilire la buona dottrina, o più esattamente la religione, senza la quale non è possibile migliorare i costumi.
Continua a leggere:
- Successivo: I tre periodi del Concilio di Trento
- Precedente: Le iniziative di rinnovamento dopo il Concilio di Trento
Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Muliere
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Umanistiche
Altri appunti correlati:
- Civiltà francese
- La bioetica: la visione laica e quella cattolica
- La nuova spiritualità dell'età moderna
- Gli Affreschi di Paolo III a Castel Sant’Angelo
- Arte moderna
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy
- Il cathechismo di Bartolomeo Fonzio: un riformatore veneziano sulla scia di Lutero
- Mercurino Arborio Gattinara e Alfonso de Valdés: provvidenzialismo e sogno di una monarchia universale nella politica di Carlo V.Traduzione tratta dall'introduzione del libro Diálogo de las cosas acaecidas en Roma di Alfonso de Valdés, a cura di Rosa Navarro Durán, Madrid, Catedra, 1992
- Il concetto di «Servo arbitrio» in Martin Lutero. Una chiave di lettura per la teologia del riformatore nella sua storica determinatezza.
- Ontologia e antropologia in Giordano Bruno
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.
Forse potrebbe interessarti:
La bioetica: la visione laica e quella cattolica
Il saggio tratta della tematica della bioetica, considerando i punti più importanti delle due visioni (laica e cattolica). Questo saggio é stato pubblicato nei seguenti siti:
- Bioética para todos (tradotto in spagnolo da questa associazione di Bioetica di Madrid),
-