Questi appunti riprendono il percorso letterario delle opere e dello stile calviniano. In particolare viene trattato l'approccio di Calvino alla realtà e al sogno, il suo rapporto con il neorealismo, la dialettica dell'autore e il significato di alcune opere. Infine vengono elencati i capisaldi decisivi della poetica di Calvino.
Il percorso letterario di Calvino
di Alessia Muliere
Questi appunti riprendono il percorso letterario delle opere e dello stile
calviniano. In particolare viene trattato l'approccio di Calvino alla realtà e al
sogno, il suo rapporto con il neorealismo, la dialettica dell'autore e il significato
di alcune opere. Infine vengono elencati i capisaldi decisivi della poetica di
Calvino.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Scienze Umanistiche1. Calvino dal sogno alla realtà
Il midollo del leone, 1955, una delle più limpide e complete dichiarazioni di poetica. Si tratta di un
immaginosa formula con la quale si vuole definire il succo vitale che scaturisce da ogni vera grande poesia.
La dimensione del racconto (narrativa) assume in Calvino una qualifica di libertà fantastica e creativa. La
letteratura partecipa perciò della storia, ma lo fa in un modo suo proprio. La letteratura può anche essere
educativa: ma ciò che insegna e propone non è una tesi, un’ideologia, un’immagine scientifica della realtà;
essa propone e insegna un’interpretazione singolare della realtà, che agli uomini può servire solo per essere
più uomini aiutandoli a diventare più intelligenti, sensibili e moralmente forti. Pertanto gli occhi della
narrativa
devono essere ben aperti sulla realtà. Se Pasolini sulla presa di coscienza storica e sociale della realtà della
quale viviamo, inserisce tutto il suo dramma personale di essere alienato e diviso, sovrapponendo spesso
all’oggetto se stesso, Calvino punta tutto su due termini, che possono essere strumenti di una ricerca
oggettiva, due termini che sono l’espressione più compiuta di questo neoilluminismo: intelligenza e volontà;
per cui mentre Paolini cade facilmente nel misticismo, Calvino rifiuta ogni misticismo e irrazionalismo,
come estranee alle sue intenzioni narrative e poetiche, oltre che alla sua sensibilità. Proporsi l’intelligenza e
la volontà come strumenti coordinatori del proprio lavoro, significa riproporsi l’individuo come centro
essenziale della narrativa. Ne consegue che ciò che interessa è il ritmo stesso dell’azione e della vita
(Calvino va dai fatti alle persone). Il punto di maggiore interesse della poetica di Calvino sta proprio in
questo suo interesse per i casi della vita, come prove che l’uomo affronta e supera, per cercare di ricostruire
in se quell’unità e armonia che continuamente la storia intorno a lui dilania e contraddice. Egli intende
cercare sotto la banalità e l’ovvietà dei casi quotidiani un senso dell’avventura, che è l’avventura dell’uomo
alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti fondamentali; logica perciò l’inclinazione di Calvino per le
fiabe: esse non lo interessano perché sollecitano una sua compiacenza per il primitivo, ma perché sono vere,
perché in esse tutto è azione, e nello stesso tempo moralità, giustizia e intelligenza. A differenza di Pavese
(che credeva di scoprire in ogni aspetto della storia il mito), Calvino vuole scoprire nel mito e nella favola,
la storia.
Alessia Muliere Sezione Appunti
Il percorso letterario di Calvino