Morte di Antiparco (318) - I Generali in guerra fra loro
Quando Antiparco morì nel 318, sebbene Focione avesse governato con rettitudine, gli ateniesi approfittarono ugualmente dell’occasione per riprendersi la loro libertà. Focione fu linciato nel 319 ma intanto in Macedonia il generale Cassandro, dopo aver fatto eliminare l’imperatrice Roxane e il figlio di Alessandro, si faceva proclamare nuovo re della Macedonia e discendeva in grecia alla testa dell’esercito. Atene fu subito sconfitta e affidata ad un nuovo governatore macedone, Demetrio Falereo, ex discepolo di Aristotele, che governò con onestà. Ma con l’eccidio compiuto da Cassandro si entra nella nuova fase, quella che vede ormai i grandi generali in guerra fra loro per l’eredità di Alessandro e i greci come un popolo nel mezzo da usare come arma in questa guerra.
Avveniva che Antigono, che controllava la regione che poi sarebbe divenuta il Regno di Siria, governando sulla parte più ricca dell’ex impero, tentò di ricostituirne l’unità; ma gli grandi generali si coalizzarono contro di lui per impedirglielo. Antigono, vistosi accerchiato, tentò di indebolire Cassandro fomentando la ribellione dei greci, sempre pronti a vane lotta per libertà. Sulla base di questa politica, nel 307, il figlio di Antigono, Demetrio Poliorcete, sbarcò ad Atene liberandola da Demetrio Falereo e venendo accolto trionfalmente dalla popolazione. Ma nel 297 Antigono veniva irrimediabilmente sconfitto dall’esercito dei generali coalizzati nella battaglia di Ipso, e con la sua sconfitta naufragava il tentativo di ripristinare l’unità imperiale e Cassando ritornava signore della Grecia. Ma la morte lo colse di sorpresa nel 298, e Demetrio Poliorcete riuscì ad approfittare della confusione per impadronirsi del trono macedone. Una volta ben saldo sul trono, tuttavia, Demetrio Poliorcete si dimenticò delle promesse di libertà fatte ai greci e divenne un sovrano assoluto. Ma i greci gli si ribellarono nel 287 determinando la sua fine.
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