REALISMO
1) Lo scoppio della seconda guerra mondiale e della guerra fredda immediatamente dopo fanno da sfondo alla nascita di quest’approccio. Questi due elementi, infatti, mettono a nudo le debolezze dell’approccio idealista dichiarate utopie: l’idealismo non mantiene le promesse (fallimento delle organizzazioni internazionali e delle politiche estere) . La debellicizzazione delle relazioni internazionali è improbabile.
2) Il problema si sposta da come mantenere la pace/eliminare la guerra a come vincere/non perdere la guerra che tanto è e resta un male inestirpabile. Come evitare invece le guerre non necessarie, quelle che costituiscono uno spreco economico.
3) Soluzioni: il vincolo tra le relazioni economiche e quelle politiche è ribaltato: sono le relazioni politiche quelle più importanti. La sicurezza collettiva non funziona; funziona soltanto controi deboli e non contro i forti. Riconoscere che la guerra è uno strumento ineliminabile ma estremo e che pertanto prima di arrivarvi si possono usare minacce, dissuasione. Ciò che conta è la distribuzione del potere, non le caratteristiche interne di uno stato.
4) Nozione del tempo: fiducia assoluta nell’immobilità della politica internazionale. Rimane la stessa cosa perché è dominata dalle stesse cose. Mentre nel discorso idealista vi è la possibilità del salto, in quello realista no, cambiano i nomi ma nella sostanza la politica internazionale rimane il regno della ricorrenza e della ripetizione.
Continua a leggere:
- Successivo: TEORIE NEO-MARXISTE / RADICALI
- Precedente: IDEALISMO
Dettagli appunto:
- Autore: Alice Lavinia Oppizzi
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: Relazioni Internazionali
- Docente: Prof. Colombo
Altri appunti correlati:
- Political Philosophy (Modulo 1 e Modulo 2)
- Il pensiero politico dall'Umanesimo all'Illuminismo
- L'Onu e la crisi del Golfo
- La società aperta e i suoi amici
- Relazioni Internazionali
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Strategie di Sicurezza e Geopolitica: cooperazione, competizione, conflitto nella dimensione cibernetica
- 1989-1994: dal crollo del muro di Berlino al bipolarismo «made in Italy»
- Le tendenze del regionalismo e dell'interregionalismo
- La costruzione del consenso. Il legame indissolubile tra la folla, il potere e il leader
- L'esorbitante privilegio del dollaro e il suo ruolo nell'egemonia statunitense
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.