Skip to content

Istituzioni di sicurezza e quello delle comunità di sicurezza


Le alleanze hanno rappresentato uno degli strumenti più utilizzati dagli stati per procacciarsi risorse esterne con le quali incrementare la propria sicurezza. Prendiamo in considerazione due casi particolari: quello delle istituzioni di sicurezza e quello delle comunità di sicurezza.
La scuola istituzionalista applica anche alle relazioni di sicurezza la teoria delle istituzioni internazionali elaborata dal neoliberalismo. Si muove verso una prospettiva di una riduzione dell’anarchia non limitando la propria osservazione alle alleanze intese in senso tradizionale come la Nato, ma estendendola anche a quelle che vengono definite istituzioni di security management cioè quelle volte a gestire il conflitto tra i loro membri e alle loro funzioni. Il punto di partenza è che anche nelle relazioni che comportano minaccia o uso della forza militare le istituzioni giocano un ruolo spesso trascurato: influenzano il calcolo costi-benefici, danno forma alle strategie, favoriscono la conformità a convenzioni e norme stabilite e alterano la struttura degli interessi delle società implicate nelle interazioni cooperative. Le istituzioni di sicurezza sono disegnate per proteggere l’integrità territoriale degli stati dall’uso della forza militare; tutelare l’autonomia degli stati contro gli effetti politici della minaccia dell’uso della forza; prevenire l’emergere di situazioni che potrebbero mettere in pericolo gli interessi vitali degli stati come essi li definiscono.
La vera innovazione è nel riconoscimento che i problemi di sicurezza si manifestano in un’ampia varietà di forme. Quella più semplice è la forma delle minacce e delle minacce militari che vengono rivolte da uno stato o da un gruppo di stati quando hanno la capacità di limitare la sicurezza di un altro stato. inoltre nuove sfide alla sicurezza si manifestano con la proliferazione delle armi di distruzione di massa, con la privazione di risorse vitali e con la diffusione di ideologie estremiste.
Esiste un approccio al tema delle alleanze simile a quello istituzionalista che presenta aspetti ancora più radicali. È una concezione che non solo limita la possibilità di collaborazione in termini di sicurezza solo al versante militare ma che spinge anche oltre la dimensione della semplice cooperazione istituzionale tra stati sovrani. È il cosiddetto approccio delle comunità di sicurezza che mette in discussione alcuni presupposti del paradigma anarchico. Esso ammette che possa instaurarsi un legame politico positivo tra le unità del sistema internazionale non solo rivolto alla comune contrapposizione nei confronti di uno stesso nemico ma che comprenda anche elementi di integrazione e solidarietà. Tali elementi potrebbero creare un legame comunitario nel quale si mettono in comune quote di legittimità e autorità politica condivisa. Deutsch dice che una comunità di sicurezza è un gruppo che è diventato integrato, dove l’integrazione è definita come il raggiungimento di un senso di comunità, accompagnato da istituzioni formali e informali o da pratiche sufficientemente forti e diffuse da assicurare il cambiamento pacifico tra i membri di un gruppo con ragionevole certezza per un lungo periodo di tempo. Tabella pag 190
L’impostazione di Deutsch è stata recuperata dal costruttivismo.

Tratto da RELAZIONI INTERNAZIONALI di Filippo Amelotti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.