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L’illuminismo


Il secolo dei lumi vide l’uso spregiudicato della ragione applicata a tutti i campi. Possimao riconoscerne 4 fasi:
Presupposti e fondamento delle idee guida di questa rivoluzione intellettuale furono costituti tra il tardo 600 e gli anni 30 del 700. Fu questa l’epoca della crisi della coscienza europea, l’età del preilluminismo
Tra gli anni 30 e 50 del 700 ci fu il periodo di formazione della più importante iniziativa editoriale degli illuministi, l’enciclopedia. Dall’attenzione concentrata sui problemi religiosi e morali dell’uomo si passò al primato delle questioni politiche e sociali
Tra gli anni 60 e 70 ci fu l’economia al primo posto e l’esperienza di governo illuminato di alcuni sovrani assolutisti
Nel 20ennio precedente alla rivoluzione francese la crisi dell’antico regime e l’ansia di un mondo nuovo si espressero nelle forme più diverse, nella vivacità di proposte riformatrici come nell’aspirazione utopica alla libertà e all’uguaglianza

La prima idea guida del dibattito illuministico fu il nesso religione-libertà-tolleranza e il tema fu affrontato per la prima volta dall’olandese Spinoza. In Olanda visse per alcuni anni un altro dei padri fondatori del moderno principio della tollerazna: Bayle, il quale prospettò la possibilità di una società laica che poteva fare a meno della religione. Ci furono poi le correnti del deismo (l’affermazione dell’esistenza di Dio entro una religione naturale non rivelata) e dell’ateismo.
Deista fu Voltaire mentre fra gli atei ci fu Diderot, che insieme a d’Alembert fu autore dell’enciclopedia.
L’illuminismo fu una cultura universale, cosmopolita, ma anche fortemente connotata nelle diverse aree europee e Parigi fu al centro del movimento.

Tratto da LE VIE DELLA MODERNITÀ di Filippo Amelotti
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