Consiglio di Amministrazione Fiduciaria
Ormai non svolge attività perché l’istituto dell’amministrazione fiduciaria è finito per effetto della decolonizzazione → 1994 indipendenza di Palau. Il consiglio di amministrazione fiduciaria opera sotto la direzione dell'Assemblea ex articolo 87. Ipotesi di riforma come quella promossa da Malta di gestire i fondi e risorse comuni.
Corte Internazionale di Giustizia.
Articolo 92: la CIG èil principale organo giudiziario dell’organizzazione.
È composta da 15 giudici nominati a titolo personale per 9 anni rinnovabili. Non rappresentano nessuno stato e non possono ricoprire nessuna carica di tipo amministrativo; vengono scelti tra persone di alta levatura morale. Godono di privilegi e immunità diplomatiche. Dalla liste nazionali, ovvero da quelle della Corte permanente di arbitrato dell’Aja. La lista stilata dal Segretario Generale è sottoposta a Assemblea e al Consiglio di sicurezza che votano a maggioranze gravi. Sono eletti quelli che hanno ricevuto maggioranza assoluta in entrambi gli organi, se no comitato o voto tra loro giudici.
Le raccomandazioni.
Le raccomandazioni costituiscono l'atto tipico, non vincolante, esortativo. Non hanno l’effetto di liceità che hanno le autorizzazioni, lo stato ha piuttosto l'obbligo di considerare in buona fede il contenuto.
Hanno un ruolo di sviluppo del diritto internazionale. Bisogna inoltre considerare l'articolo 2.2 che prevede l'obbligo per gli stati di adempiere in buona fede → lo stato che non rispetta la raccomandazione non compie illecito, ma deve quantomeno motivare nel merito la sua condotta difforme.
Articolo 10 → l'Assemblea può discutere e fare raccomandazioni su questioni su fini e principi della Carta.
Le decisioni.
Le decisioni, contrapposte alle raccomandazioni, sono pienamente vincolanti per gli stati cui si indirizzano. Pur non essendo le decisioni particolarmente numerose, tra quelle più significative annoveriamo le decisioni dell'Assemblea Generale che approvano il bilancio e ripartiscono le spese tra gli stati membri (articolo 17).
Vanno anche menzionate le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che, ai sensi dell'articolo 94 possono consistere a scelta dello stesso Consiglio di Sicurezza in decisioni o raccomandazioni. Da ricordare anche le risoluzioni con cui i vari organi collegiali adottano i propri regolamenti interni. Per le raccomandazioni del Consiglio di Sicurezza previste dal capitolo VII (e secondo l'art 25 che obbliga ad accettare ed eseguire le decisioni del Consiglio di sicurezza, tutte le decisioni del Consiglio di sicurezza) si può pensare che abbiano un valore vincolante in quanto se ineseguite possono essere trasformate in raccomandazioni.
Risoluzioni organizzative.
Danno vita a organi, eleggono i membri, creano organi sussidiari (articoli 22 e 29).
Appartengono alla fase strutturale. I loro effetti sono nascita e rinnovo dell’organizzazione.
Risoluzioni operative.
Si tratta delle risoluzioni che prevedono un'azione dell’ONU → azione direttamente condotta dagli organi ONU (Consiglio, Assemblea, Segretario su mandato di questi ex art 98, organi sussidiari): si pensi alle risoluzioni costitutive di forze armate dell'ONU, alle inchieste, programmi di assistenza tecnica. Può essere anche al contempo organizzativa se istituisce un organo per quella azione. Appartiene sempre alla fase strutturale.
Proposte, autorizzazioni, deleghe di poteri o di funzioni, approvazioni, direttive, raccomandazioni interorganiche.
Si tratta dell'emanazione di una serie di atti interorganici → proposte del Consiglio all'Assemblea in materia di ammissione, sospensione ed espulsione di membri, approvazioni relative ai programmi di assistenza tecnica, direttive e deleghe ad altri organi, autorizzazioni del Consiglio di sicurezza..
Dichiarazioni di principi dell'Assemblea Generale.
Si tratta di una prassi seguita sin dai primi anni di esistenza ONU, quella di indirizzare agli stati delle solenni dichiarazioni di principi concernenti non solo rapporti internazionali ma anche e soprattutto rapporti interni alle varie comunità statali. → DUDH 1948, Dichiarazioni sul Genocidio 1946, sull'indipendenza dei popoli coloniali 1960, sul divieto dell'uso di armi nucleari 1961, sull'eliminazione della discriminazione razziale 1963, la dichiarazione del millennio 2000... Talvolta si limitano a riprodurre norme internazionali. Il loro valore non è obbligatorio, se c’è un obbligo deriva dalla consuetudine o da altri trattati.
Ha solo un carattere generale e solenne. Il ruolo è importante perché mirano allo sviluppo del diritto internazionale.
sono accordi internazionali quelle che in modo espresso equiparano l’inosservanza alla violazione della carta o del diritto internazionale (1962 sovranità sulle risorse = violazione contraria allo spirito della carta, 1946 genocidio = violazione diritto internazionale generale). non hanno una funzione normativa, solo esortativa.
Anche il Consiglio di sicurezza ha adottato dichiarazioni di principi recentemente: eliminazione del terrorismo 2001, attività mercenarie in Africa 2003.
Legalità degli atti: tutti gli atti devono essere conformi alla carta e al diritto internazionale (Legittimità).
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Dettagli appunto:
- Autore: Alice Lavinia Oppizzi
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Organizzazione Internazionale
- Docente: Prof. Pedrazzi
- Titolo del libro: Le Nazioni Unite
- Autore del libro: Benedetto Conforti, Carlo Fogarelli
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