Goffman - La funzione dell’espressione è di trasmettere impressioni del “sé”
L’impressione, che deriva da una fonte espressiva, è fonte di informazioni non apparenti, con la quale chi la riceve può guidare la sua reazione: le impressioni date dagli altri tendono a essere trattate come pretese e promesse implicite, aventi un carattere morale. È sempre possibile manipolare l’impressione che l’osservatore adopera come sostituto della realtà, e dal momento che l’osservatore deve necessariamente basarsi sulle rappresentazioni, si creano anche i presupposti per una rappresentazione fuorviante. Pertanto, è evidente che gli individui vivono immersi in un “mondo di moralità”, ma allo stesso tempo, in quanto attori, non sono interessati al problema morale, quanto piuttosto a quello di costruire un’impressione convincente.
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Dettagli appunto:
- Autore: Luca Porcella
- Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
- Docente: Michele Sorice
- Titolo del libro: La vita quotidiana come rappresentazione
- Autore del libro: Erving Goffman
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 1997
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