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La concezione dell’uomo in Tommaso d'Aquino


5.8 Tommaso riprende da Seneca e Cicerone l’idea dell’uomo come animale sociale: è un’altra applicazione del principio della razionalità umana, la quale trova che il vivere in società sia più utile e vantaggioso per la naturale inclinazione dell’uomo a ricercare il meglio. La socialità implica un’idea di pluralità che, alla sua base, necessita di un principio unificatore per non disperdersi, rappresentato dal governo (= organo che controlla che le attività poste sotto la sua sovranità si svolgano nell’ambito delle leggi).

5.10 Il governo che è orientato al bene di chi comanda è corrotto è ingiusto, poiché chi governa deve tener presente che governa su uomini liberi che agiscono per accrescere il bene comune. Inoltre, un regime è ingiusto anche se perde di vista il suo compito di salvaguardare la pace, che però non deve essere fine a se stessa, poiché ci potrebbero essere regimi che, pur salvaguardando la pace, ostacolano altre aspirazioni dell’uomo.

Tratto da LA SOCIETÀ APERTA E I SUOI AMICI di Luca Porcella
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