La concezione dell’uomo in Tommaso d'Aquino
5.8 Tommaso riprende da Seneca e Cicerone l’idea dell’uomo come animale sociale: è un’altra applicazione del principio della razionalità umana, la quale trova che il vivere in società sia più utile e vantaggioso per la naturale inclinazione dell’uomo a ricercare il meglio. La socialità implica un’idea di pluralità che, alla sua base, necessita di un principio unificatore per non disperdersi, rappresentato dal governo (= organo che controlla che le attività poste sotto la sua sovranità si svolgano nell’ambito delle leggi).
5.10 Il governo che è orientato al bene di chi comanda è corrotto è ingiusto, poiché chi governa deve tener presente che governa su uomini liberi che agiscono per accrescere il bene comune. Inoltre, un regime è ingiusto anche se perde di vista il suo compito di salvaguardare la pace, che però non deve essere fine a se stessa, poiché ci potrebbero essere regimi che, pur salvaguardando la pace, ostacolano altre aspirazioni dell’uomo.
Continua a leggere:
- Successivo: La questione della forma di governo in Tommaso d'Aquino
- Precedente: La laicitá della politica in Tommaso d’Aquino
Dettagli appunto:
- Autore: Luca Porcella
- Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
- Docente: Rocco Pezzimenti
- Titolo del libro: La società aperta e i suoi amici
- Autore del libro: Rocco Pezzimenti
- Editore: Soveria Mannelli: Rubbettino
- Anno pubblicazione: 1995
Altri appunti correlati:
- Political Philosophy (Modulo 1 e Modulo 2)
- Il pensiero politico dall'Umanesimo all'Illuminismo
- Storia delle dottrine politiche
- Tecnopolitica. Democrazia e comunicazione
- Geografia Politica ed Economica
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.