Sebastiano Castellione: De haereticis an sint persequendi
Sistemò una teoria della tolleranza religiosa imperniata su considerazioni di postulati inequivocabili come i diritti inalienabili della coscienza e il valore del precetto evangelico > non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Nel “De haereticis an sint persequendi” raccoglieva i testi di autori antichi e moderni sull’eresia e sulla tolleranza mostrando da un lato come l’intolleranza scaturisse dalla non conoscenza della verità e dall’altro come il problema andasse affrontato con strumenti fondati su una ragionevolezza che esalta la ricerca del vero attraverso il dubbio e la consapevolezza della relatività.
Cristo è il principe del mondo e partendo dalla terra predisse agli uomini che sarebbe arrivato in un giorno e un’ora non prevedibili. Prescrisse che si procurassero per il suo arrivo candide vesti, che vivessero amichevolmente senza dissidi e si amassero. Di nulla di questo si ha minor cura: non c’è pietà ne carità, siamo in via di baruffe e vizi di ogni genere. Gli uomini disprezzano gli altri e a questa superbia segue poi il rigore e la persecuzione. Non c’è quasi una setta che non condanni tutte le altre e non rivendichi a sé sola il regno. E se intanto c’è qualcuno che vuole vivere innocentemente, contro di lui, se in qualcosa non è d’accordo con gli altri, tutti concordi si scagliano e lo accusano di essere eretico attribuendoli delitti orrendi e impensati. E intanto coloro che sono tanto nemici degli eretici, sono lontano dall’odiare i malvagi, fomentano gli adulatori, sopportano gli invidiosi e se la godono con gli ubriaconi e simili individui nemici di Dio. Questa sfrenatezza nel giudicare che oggi imperversa e riempie il mondo di sangue mi ha spinto a tentare di arrestare tale sangue con tutte le mie forze, specialmente il sangue degli eretici. Appena la gente sente questo nome lo odia a tal punto da perseguitarlo con furia senza voler sentir nulla in sua difesa. Molti sono tolti di mezzo prima che la loro causa sia realmente conosciuta. Io odio gli eretici ma vedo nella persecuzione 2 pericoli:
Che sia considerato eretico qualcuno che non lo è.
Che qualcuno anche se è veramente eretico sia punito troppo severamente o in modo diverso da ciò che prevede la disciplina cristiana.
Principi, aprite gli occhi e non date poca importanza al sangue umano da spargerlo così facilmente, soprattutto nella causa della religione.
Non sono eretici tutti coloro che sono chiamati eretici. Viene considerato eretico chiunque dissenta da noi: come risulta dal fatto che di tutte le sette non ce n’è quasi nessuna che non tenga gli altri per eretici.
Ci sono 2 generi di eretici:
Gli uni sono pertinaci nei costumi, come gli avari, gli scioperati, i lussuriosi, i persecutori, gli ubriaconi e chi , ammonito non si corregge.
Gli altri sono eretici nelle cose spirituali e nella dottrina: ad essi propriamente si adatta il nome di eretico. Eresia è una parola greca che significa setta o opinione. Perciò sono detti eretici coloro che troppo tenacemente aderiscono ad una setta o opinione viziata.
I giudei e i turchi non condannino i cristiani e viceversa! Tra cristiani non condanniamoci a vicenda ma se siamo più dotti cerchiamo di essere anche più misericordiosi. Quanto meglio si conosce la verità, tanto si è meno inclini a condannare gli altri.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Filippo Amelotti
[Visita la sua tesi: "Il Canada e la politica internazionale di peacekeeping"]
[Visita la sua tesi: "I cartoni animati satirici: il caso South Park"]
- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Storia moderna
- Docente: M. Bottaro Palumpo e R. Repetti
- Titolo del libro: La nuova spiritualità dell'età moderna
- Autore del libro: R. Repetti
- Editore: ECIG
- Anno pubblicazione: 2006
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