Vantaggi dalla modificazione del sistema
Quando si parla di guadagni o benefici netti previsti dalla modificazione del sistema si possono intendere due cose:
1. ci si può riferire a un tentativo di aumentare i benefici futuri
2. ci si può riferire ad un tentativo di diminuire le perdite paventate
sia i potenziali vincitori che i potenziali perdenti degli sviluppi in corso in un sistema internazionale possono tentare di modificare il sistema. I primi perché i benefici a lungo termine saranno maggiori dei costi a breve termine; i secondi perché i costi a lungo termine degli sviluppi in corso rischiano di diventare maggiori dei benefici a breve termine dello status quo.
Come accade in molti campi dell’attività umana le decisioni vengono prese in condizioni di incertezza. Un gruppo o uno stato calcola i propri interessi o azioni sulla base di informazioni imperfette ed è anche possibile che essi perdano il controllo sul susseguirsi degli eventi e che ci siano conseguenze impreviste. I veri beneficiari dei tentativi di modificare i sistemi internazionali sono stati terzi situati alla periferia del sistema internazionale. I calcoli riguardanti i benefici netti attesi dal mutamento del sistema sono influenzati dai fattori oggettivi dell’ambiente materiale e internazionale. Se qualcosa è vantaggioso in un dato momento dipende da fattori economici, militari e tecnologici così come dalle strutture politiche interne e internazionali.
Un’importante conseguenza delle innovazioni economiche, militari e tecnologiche sta nel fatto che esse fanno aumentare o diminuire l’area che conviene controllare o sulla quale è vantaggioso estendere la propria protezione e quindi incoraggiano la creazione o l’allargamento di organizzazioni politiche ed economiche.
L’esercizio del governo o dell’autorità è stato definito come la fornitura di beni pubblici e collettivi in cambio di prelievi fiscali. Qualunque sviluppo che aumenti il potere e allarghi le opportunità di uno stato di aumentare le proprie entrate fiscali incoraggerà anche l’espansione economica e politica.
Una modificazione può risultare redditizia oltre che per le opportunità economiche che permette, anche perché nega a un concorrente opportunità economiche e politiche. È possibile che uno stato tenti di ottenere il controllo su territori strategici che hanno un valore economico intrinseco basso e la cui perdita causerebbe perdite economiche.
La zona sulla quale allo stato conviene estendere la propria tutela delle persone e dei loro diritti di proprietà dipende da due gruppi di variabili:
- i costi di estensione della protezione
- l’ammontare delle entrate generate o salvaguardate dall’estensione di questa protezione
così, qualsiasi sviluppo che faccia diminuire il costo dell’espansione o aumentare l’ammontare delle entrate spingerà lo stato ad allargare l’area sulla quale esso esercita la propria protezione e viceversa.
Se uno stato tenterà o no di modificare il sistema internazionale dipende in ultima analisi dalla natura dello stato e dalla società che esso rappresenta. In primo luogo, l’incentivo per uno stato di tentare di modificare il sistema internazionale è fortemente condizionato dai meccanismi societari di ridistribuzione dei costi e dei benefici interni di un simile tentativo. In secondo luogo uno stato tenterà di modificare il sistema internazionale solo se si trova in una situazione di vantaggio rispetto agli altri stati, cioè se l’equilibrio di potenza nel sistema è a suo favore. Sino a quando uno stato gode di una simile superiorità tende ad espandere e allargare il suo controllo sul sistema internazionale.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Filippo Amelotti
[Visita la sua tesi: "Il Canada e la politica internazionale di peacekeeping"]
[Visita la sua tesi: "I cartoni animati satirici: il caso South Park"]
- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Relazioni Internazionali
- Docente: G. Cama
- Titolo del libro: Guerra e mutamento nella politica internazionale
- Autore del libro: R. Gilpin
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 1989
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