Fattori unificatori negli stati
Oltre a limitazioni amministrative, economiche e tecniche, la scala di una società trova un limite alla tendenza alla disintegrazione e alla frammentazione politica che accompagnano l’aumento delle dimensioni. Ciò è dovuto alla sub ottimizzazione (tentativo di un sotto-gruppo di incrementare i suoi guadagni relativi a spese di un gruppo più ampio) dei gruppi periferici. Il problema politico fondamentale di ogni grande stato o impero è come organizzare il potere e le risorse su una vasta area riuscendo a mantenere la periferia fedele al controllo centrale. Quando le dimensioni di uno stato, di un impero o di una economia di mercato aumentano, i gruppi spesso cominciano a credere di poter incrementare i loro guadagni staccandosi dal centro o erigendo barriere tariffarie per tassare il commercio o proteggere le industrie locali.
I principali strumenti unificatori sono stati una burocrazia centralizzata, una religione universale e la divisione dei benefici materiali. Nel mondo moderno gli strumenti più efficaci per assicurare la fedeltà a uno stato di ampie dimensioni sono state l’istituzione del federalismo e l’ideologia del nazionalismo. L’elemento comune a questi strumenti sta nel fatto che forniscono a gruppi potenzialmente scissionisti un interesse per il sistema più ampio che li comprende e un’identità col sistema stesso.
La tendenza alla subottimizzazione e alla frammentazione è spesso una funzione dello sviluppo economico. Un’area politica ed economica integrata tende a favorire il commercio e lo sviluppo economico tramite l’abbattimento delle barriere commerciali e l’aumento del flusso delle risorse. Il commercio e la crescita non si verificano in modo uniforme in tutto il sistema. Quando il commercio aumenta e i centri economici si sviluppano, particolari sotto-gruppi di una società o di un sistema commerciale si sentono incentivati ad assicurarsi sempre maggiori guadagni e a separarsi dal centro.
L’esistenza di un gruppo economico controllato dal governo centrale o dalla potenza economica dominante è il più importante fattore inibitore contro i pericoli di sub ottimizzazione. Ciò vuol dire che il governo centrale o la potenza economica dominante detengono un controllo delle risorse superiore a quello dei gruppi o stati che poterebbero distaccarsi dal sistema.
La grandezza di uno stato, impero o mercato è determinata dall’interazione di due gruppi di forze. Da un lato ci sono i benefici delle grandi dimensioni come una maggiore base di risorse e le economie di scala. Dall’altro l’aumento delle dimensioni tende a stimolare forze centrifughe e una frammentazione ad opera di quei gruppi che credono di potere massimizzare i propri guadagni attraverso la scissione. Questa duplice sere di forze aiuta a spiegare sia la rapida espansione iniziale della forza di uno stato che la successiva decelerazione della crescita creando così la curva a S. benché lo stato possa rafforzare il suo potere incorporando altri centri di potere, questi centri mostrano, a lungo termine la tendenza a staccarsi.
L’espansione di uno stato è limitata infine da trasformazioni interne alla società. Una serie di motivi per spiegare la crescita del potere di uno stato e la sua espansione va ricercata nella struttura interna e nella natura della società nazionale. fattori come i valori e gli interessi dell’elite e i rapporti tra i profitti pubblici e privati ricavati dalla crescita e dall’espansione rivestono una particolare importanza. Questi fattori determinano l’efficienza della società e influenzano il potere e gli interessi dello stato fornendo così incentivi e disincentivi all’espansione economica e politica. Nella fase iniziale di crescita di uno stato i profitti privati e pubblici coincidono. Col tempo, in seguito a mutamenti sociali questi profitti entrano in conflitto. Tale divergenza limita l’ulteriore crescita del potere e della ricchezza della società.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Filippo Amelotti
[Visita la sua tesi: "Il Canada e la politica internazionale di peacekeeping"]
[Visita la sua tesi: "I cartoni animati satirici: il caso South Park"]
- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Relazioni Internazionali
- Docente: G. Cama
- Titolo del libro: Guerra e mutamento nella politica internazionale
- Autore del libro: R. Gilpin
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 1989
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