Diffusione della lingua inglese

L’inglese è di certo l’idioma oggi più diffuso ed utilizzato al mondo. E’ lingua madre di circa sessanta milioni di persone in Europa, di oltre duecento settanta milioni nell’America anglosassone, e di alcune decine di milioni in Oceania e nell’Africa australe. Allo stesso tempo è lingua ufficiale, oltre che dei paesi aderenti al Commonwealth, di numerosi stati africani ed asiatici ove è sempre più diffusamente usato anche come lingua abituale.  

L’inglese è inoltre divenuto il primo mezzo di comunicazione a livello internazionale specialmente nell’ambito degli affari, e per i più è così utile che la difesa ad oltranza del proprio idioma o altre considerazioni culturali passano in secondo piano. Il governo malese, dopo l’indipendenza, promuoveva la lingua locale (malese), anche per ostacolare la crescente diffusione del cinese parlato da circa un terzo della popolazione. Nel 1994 però i corsi universitari di discipline scientifiche e commerciali erano tenuti in inglese, ritenuto dalle autorità essenziale alla competitività economica del paese. Così, dopo duecento anni di colonizzazione britannica, l’inglese era visto come lingua dei dominatori dall’India indipendente e la costituzione dello stato, emanata nel 1950, lo affiancava per soli altri quindici anni all’hindi, prescelto come lingua nazionale. Ma l’inglese in India è molto di più di una lingua superficialmente acquisita. In molte regioni del paese la sua penetrazione è simbolo di evoluzione economica e quindi di nuove individualità. Inoltre esso, oltre che strumento di divulgazione scientifica e tecnica, rappresenta anche un elemento per così dire di prestigio, legato allo sviluppo delle nuove aree industriali, dei traffici e dell’insediamento urbano, divenendo, in molti casi, strumento di unità contro i compartimenti stagni che l’impiego degli idiomi regionali avrebbero inevitabilmente finito per accentuare.