Processo di formazione della domanda in sanità
Consta di tre stadi:
1. quando c'è distanza tra stato di salute atteso e stato di salute reale, il soggetto decide di agire e....
2. sceglie il fornitore dei servizi sanitari
3. una volta scelto il fornitore, il soggetto si affida al medico: modelli di agenzia.
Fattori che influenzano la domanda: non esiste un'unica modellizzazione della domanda. Ogni stadio ha un suo modello:
1. fattori fisici-demografici: Grossmann li aveva già individuati. Qui possiamo individuare, ad esempio, le forme di disabilità fisica o tutte le variabili biologiche ed ambientali che possono influenzare la salute dei soggetti e deprezzarla.
2. Fattori socio-economici: sono importantissimi. Il reddito determina il costo-opportunità di poter fare delle cose, di relazione con i sistemi sanitari.
3. Fattori di morbilità: non presenti nel modello di G. perchè il soggetto si muove in un contesto perfetto, certo, dove la malattia non è contemplata. Per ovviare a questo problema G. elabora un modello in cui introduce la probabilità, proprio perchè si rende conto che il soggetto vive in una situazione di incertezza profonda - in cui non può valutare il rapporto tra costi e benefici di una cura media. L'incertezza risulta il problema principale poiché il verificarsi di molte patologie e la loro gravità, non sempre dipendono dalle scelte compiute dal soggetto, ma tendono ad essere imprevedibili. E' importante lavorare su modelli che contemplino i fattori di morbilità. Questi vengono influenzati, a volte, anche dai fattori di co-morbilità, ovvero da tutte quelle patologie che possono affiancare quella principale.
4. Fattori istituzionali: disponibilità a pagare per servizi privati se non si è soddisfatti di quelli pubblici. Cosa offrono i diversi servizi sanitari (es. l'assistenza dentistica non è offerta del nostro sistema sanitario); grado di compartecipazione alla spesa (ticket: esso è equivalente alla franchigia nei mercati assicurativi. Prima di essa negli anni '70 in Usa: rischio azzardo morale. Si paga un premio assicurativo e a quel punto si possono richiedere tutte le prestazioni che si vogliono. La franchigia e il ticket sono stati introdotti per evitare questo effetto perverso. La compartecipazione, però, deve essere ben calibrata: se è troppo alta, le categorie più svantaggiate non richiedono servizi nemmeno in caso di urgente bisogno. Per ovviare a questa problematica, sono state introdotte le esenzioni. In questo modo non si è snaturato il principio del ticket: questo non deve essere solo un'entrata ma deve servire per ridurre l'azzardo morale); distribuzione territoriale dell'offerta; razionamento della domanda tramite liste di attesa (nei sistemi sanitari il prezzo decide la domanda: chi può pagare ha i servizi).
5. Reputazione: muove i servizi alla persona. E' un meccanismo di mercato che non può essere imposto a livello statale. Lo Stato può solo aiutare le informazioni a circolare meglio. Questa classe di fattori ha a che fare con il secondo stadio del processo di domanda (scelta del fornitore sanitario). Per questo i servizi sanitari vengono intesi come reputation goods: il prodotto di ciascun fornitore si differenzia da quello degli altri: il prodotto è consumer specific, ovvero diverso a seconda del soggetto e delle sue caratteristiche; può essere valutato solo nel corso del tempo; ogni soggetto è disposto a sostenere un notevole sforzo per la ricerca (es. di fronte ad una malattia nuova siamo disposti a fare un certo sforzo per trovare informazioni).
Modello di Shapiro: se il produttore vuole massimizzare i profitti nel breve periodo, egli può trovare conveniente ridurre la qualità per limitare i costi. Se invece il produttore intende consolidare la propria posizione nel tempo e conquistare nuove quote di mercato, deve tener conto del fatto che la valutazione che il paziente fa del risultato della prestazione erogata è un indicatore di competenza. Se la qualità prodotta da un produttore nel passato viene utilizzata come un indicatore della sua qualità presente e futura, la reputazione diventa un segnale capace di agevolare il processo di scelta degli utenti e può inoltre costituire uno strumento duraturo di tutela della qualità.
Fonti del processo di ricerca: consigli ricevuti da individui competenti (professionisti); fonti istituzionali; passa parola – relativo a chi ha già consultato quel professionista; esperienze precedenti; strumenti di comunicazione, di pubblicità dei sistemi sanitari (non è il caso del SS italiano): es. vengono pubblicati i tassi di successo delle operazioni chirurgiche dei professionisti per stabilire chi è il migliore, ovvero chi di loro salva più vite.
6. Fattori che influenzano la relazione medico-paziente: questa classe di fattori ha a che fare con il terzo stadio del processo di formazione della domanda. Nel modello di Grossmann, il paziente va dal medico per acquistare una diagnosi: consumatore dipendente dal professionista. Il soggetto ha una buona sovranità nel primo e nel secondo stadio ma non nel terzo; qui la relazione è asimmetrica e il consumatore domanda servizi in base ai consigli ricevuti dal medico.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Angela Tiano
[Visita la sua tesi: "Cittadinanza, politiche sociali e omosessualità: evoluzioni e prospettive"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Sociologia
- Esame: Sociologia della salute e degli stili di vita
- Docente: C. Ugolini
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