L'ascesa della teoria neoliberista
Un gruppo di persone, tra cui Karl Popper e Ludwig von Mises, si riunì intorno al filosofo Friedrich von Hayek fondando, nel 1974, la società di Mont Pèlerin. Essi aderivano ai principi del libero mercato e avversavano le teorie di Keynes e tutte quelle teorie vicine alla tradizione marxista. Il gruppo potè contare su appoggi finanziari e politici, dove un influente gruppo di miliardarie e dirigenti d'azienda erano disposti ad abbracciare ogni opzione, dal maccartismo ai think tanks, per proteggere il loro potere. Il consolidamento del neoliberismo quale nuova ortodossia economia giunse nel '79 con l'elezione della Thatcher in GB. La Thatcher decise che era necessario adottare soluzioni monetariste "supply side" e contrastare i poteri dei sindacati, ridurre le tasse e creare un clima favorevole all'attività economica. Nel '79 Paul Volcker, presidente della Federal Reserve, alzò da un giorno all'altro il tasso nominale d'interesse, dando inizio a una profonda recessione. Il Volcker shock era una condizione necessaria ma non sufficiente per avviare la neoliberalizzazione - determinante fu la vittoria di Reagan nell'80, che fornì a Volcker il necessario appoggio politico tramite deregolamentazioni, tagli fiscali e ai bilanci, attacchi ai sindacati, ecc. La deregolamentazione offrì nuove aree di mercato prive di regole agli interessi delle grandi società, le imposizioni fiscali alle aziende furono ridotti drasticamente, così come la tassa sulle persone fisiche per la fascia di reddito pi˘ alta. Dopo la crisi petrolifera del è73, i sauditi accettarono di riciclare i loro petrodollari attraverso le banche d'investimento di New York. Quest'ultime, trovandosi a disposizione ingenti quantità di denaro trovarono sbocchi remunerativi all'estero, fornendo prestiti ai PVS (paesi in via di sviluppo). Poichè queste operazioni richiedevano la liberalizzazione del credito internazionale e dei mercati finanziari, negli ani è70 il governo USA sostenne attivamente questa strategia a livello globale. Dopo il Volcker shock, i paesi debitori entrarono nella "crisi del debito", iniziata con la dichiarazione d'inadempienza del Messico nell'82. L'amministrazione Reagan si accordò per scontare il debito in cambio dell'attuazione di riforme neoliberiste.
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